Giorgio Poi, “Smog” e tutti gli ingredienti dell’indie pop | Recensione

• di Angelo Mattina Rime baciate. Ripetizioni di gruppi di parole. Richiami a prodotti di uso domestico/ culinario/ medico. Amori infranti. E poi chitarre strumming. Qualche spolverata di synth. Arpeggini Lo-Fi. Smog, l’ultimo, o meglio il secondo album di Giorgio Poi rispetta, uno per uno, tutti gli ingredienti di quella che è finita per diventare…