AISSELA
“Tutti” è il primo estratto dell’EP “Fosca”
il video è in anteprima su ExitWell
C’è chi scrive per fuggire da sé stesso, e chi – come Aissela – decide di mettersi a nudo, affrontando i propri mostri a viso aperto. È uscito il 6 giugno su tutte le piattaforme digitali “Fosca” (Gallia Music), il primo EP dell’artista, un concept musicale che scava nei territori più complessi dell’identità e della fragilità umana. Il progetto sarà disponibile anche in formato fisico CD entro la fine del mese.
Il titolo non è scelto a caso: Fosca è un chiaro richiamo all’oscuro e disturbante romanzo di Ugo Tarchetti, simbolo di una passione che consuma e di una mente che vacilla. E proprio su questo crinale instabile – tra caos e controllo – si muove l’intero lavoro di Aissela. Quattro brani, quattro archetipi emotivi che diventano protagonisti: Fosca, Clara, Giorgio e Tutti.
«Fosca è un viaggio nell’ombra,» racconta l’artista. «Un confronto brutale con le mie paure, le dipendenze, le contraddizioni. Ho deciso di raccontare tutto, senza filtri. Di guardarmi allo specchio e accettare quel caos che convive con la ragione e con il cambiamento.»
Il brano omonimo, Fosca, è il punto di partenza: una traccia che nasce da una crisi personale profonda, segnata da esperienze di abuso di sostanze e disturbi alimentari. A seguire Clara, l’illusione del controllo che si trasforma in gabbia emotiva. Poi Giorgio, lo specchio implacabile che riflette insicurezze e distorsioni del corpo, in un confronto intimo con la dismorfofobia. Chiude il cerchio Tutti, momento di sintesi e presa di coscienza: una sorta di “epifania sonora”, il punto in cui il caos non viene più rifiutato, ma accolto.
Il videoclip di Tutti, primo singolo estratto, qui in anteprima, è una vera e propria immersione visiva in questo mondo crepuscolare: non un semplice accompagnamento musicale, ma un’estensione narrativa dell’EP, pensata per dare corpo ai demoni e alle redenzioni di cui si canta.
Fosca è un lavoro coraggioso, che sfida la retorica dell’autonarrazione patinata. Aissela non cerca consolazioni né redenzioni facili: quello che offre è un atto di verità. Musicale, emotivo, necessario.