-di Michela Moramarco-
Il duo napoletano Brugnano è composto da due fratelli, Gianluca e Antonio Brugnano. Il duo vanta numerose collaborazioni, tra le quali Rocco Hunt, Clementino, ‘Nto, Joe Amoruso, J Ax.
Dallo scorso 10 giugno possiamo ascoltare il nuovo singolo, dal titolo “Draghi”. Si tratta di un brano molto estivo, dal riff di chitarra coinvolgente e dal mood generalmente catchy.
Abbiamo scambiato qualche battuta con il duo.
Brugnano è un progetto che mescola vari generi, tra il funk, il pop e l’R’N’B. Come è possibile trovare la definizione di una propria cifra stilistica, senza disperdersi nei mille rivoli dei generi musicali?
Pensiamo che oggi la contaminazione sia la strada più interessante per riuscire ad approdare in nuovi luoghi, in nuove visioni, nuovi suoni o codici per continuare a far sì che la musica viva, senza etichette nè definizioni.
Il vostro nuovo singolo si intitola “Draghi”ed è caratterizzato da una bella carica di groove e da un’atmosfera piuttosto estiva. Com’è nata l’idea di questo brano? Come è andata la scelta dei suoni?
Draghi” è nata una sera a casa di amici, loro avevano iniziato a giocare a “Monopoli” e mentre si rideva e si scherzava, avevamo una chitarra a portata di mano. Così è nato il riff di chitarra, e c’era anche un’idea di testo. Ci siamo isolati in un’altra stanza e abbamo segnato l’idea sul telefono. Poi in studio con i nostri fratelli musicisti abbiamo lavorato all’arrangiamento e a tutto il contorno, insomma, sul mood che poi abbiamo registrato sul disco.
Poiché siete così eclettici, vi chiedo: quali sono gli artisti con cui avete collaborato che vi hanno lasciato maggiormente il segno nella vostra formazione artistica e umana ?
Sono stati molti, di sicuro Valerio Nazo (super producer ed amico fraterno) ha influito tanto nel modo proprio di concepire una produzione.
Quali sono i vostri progetti per quest’estate?
Sicuramente di cercare di fare qualche live, dopo la pandemia siamo affamati di musica live, poi un po’ di pausa per recuperare energie e pensare al disco nuovo.
Concludendo, se la musica non è il punto di equilibrio di questo mondo, cos’è?
La musica è salvezza, quando c’è musica tutto in qualche modo è in equilibrio, in armonia, ci piace pensare che la musica è luce.
Grazie.