Le radio ne hanno fatto incetta, come si suol dire. Un singolo d’altri tempi, dal funk alla dance anni ’80 con sentori di un’Italia dimenticata e lasciata sugli scaffali a prendere polvere. Tutto questo, manco a dirlo, in chiave moderna. Sono un duo laziale assolutamente privo di filtri per remar contro l’ipocrisia del costume e del perbenismo: Alessio Righi e Marco De Annuntiis, ovvero i Jukebox All’Idroscalo.
Il singolo “Vertigine” è piaciuto all’etere delle radio, forse un po’ al popolo del web. A distanza di mesi da questa uscita ne vogliamo parlare anche noi e spolveriamo qualche buona domanda sperando di capirne di più:
“Vertigine” è dissacrante denuncia. Per chi non l’avesse capito: contro chi puntate il dito? Sempre se davvero state puntando il dito…
MARCO DE ANNUNTIIS: Più che puntare il dito, ci siamo semplicemente guardati intorno… “Vertigine” descrive la vacuità, l’effimero, la superficialità, la precarietà… ma non siamo dei “moralizzatori”, forse non potremmo nemmeno permettercelo.
ALESSIO RIGHI: Già, in qualche modo facciamo parte anche noi di quel carrozzone… e poi non vorremmo che a forza di guardare la luna la gente perda di vista il nostro dito.
JUKEBOX ALL’IDROSCALO: oggi all’Idroscalo di Ostia cosa c’è?
MARCO DE ANNUNTIIS: L’Idroscalo è il punto più estremo di Ostia e quindi di tutta Roma, sia in senso geografico che figurato: è un luogo fuori dal tempo, che sopravvive faticosamente nonostante la cementificazione del porto e la demolizione dei bilancini. La ripulitura del parco intorno al monumento dove ammazzarono Pasolini è stata un’opera meritoria, ma il “cancello della vergogna” che lo separa dal porto turistico merita il suo nome.
ALESSIO RIGHI: L’Idroscalo non è solo un cumulo di baracche, ma anche un insediamento antropologico. Oggi le persone che fanno quella parte di quella comunità preferiscono la definizione di “Idroborgo”. Beh, non per questo cambieremo il nome in Jukebox all’Idroborgo!
Prima mare, stereo in spalla, il viaggio delle ferie. Oggi invece social network. La musica di suo che progresso / regresso ha avuto?
MARCO DE ANNUNTIIS: La logica del progresso/regresso vale anche per il pubblico: qualche giorno fa ho incrociato per strada un gruppo di ragazzini africani che camminavano cantando una canzone in coro: noi questa dimensione l’abbiamo persa, stiamo tutti con le cuffie e non ne siamo più capaci.
ALESSIO RIGHI: La comunicazione è molto più veloce, non necessita più di tanti filtri e passaggi, ma dura anche molto meno. La promozione di un disco una volta durava mesi, oggi si esaurisce in due settimane.
“Vertigine” è anche un video. Tanti personaggi e tante comparse. Che si racconta dietro ognuno di loro?
MARCO DE ANNUNTIIS: È un carrozzone di personaggi che descrive la natura veloce e per certi versi violenta dei rapporti umani: rapporti superficiali, interessati. La musica è l’unica cosa che per un attimo li illumina e li distrae dalla loro attività.
ALESSIO RIGHI: Come dicevamo prima ne facciamo parte anche noi. Difatti tutte le comparse del video sono nostri amici, e in qualche modo hanno dovuto solo fare sé stessi
E dopo questo singolo? Un disco? Quando?
MARCO DE ANNUNTIIS: Siamo chiusi in studio proprio in questi giorni.
ALESSIO RIGHI: In ottobre uscirà un album intero con una dozzina di inediti.