_ di Irene De Marco.
*foto Gabriele Rizzo.
Dal 17 ottobre è on-line commON Music la nuova piattaforma di crowdfunding che dà benefici sia agli artisti che ai loro fan.
A differenza di altre piattaforme di questo tipo, commON Music non solo permette agli artisti di raccogliere soldi da investire nel proprio progetto musicale, ma al raggiungimento dell’obiettivo preposto, quello di ottenere un management professionale che accompagnerà il suo percorso artistico.
Inoltre, i Supporters del progetto, raggiunto un bonus editoriale, potranno spartirsi una parte dei proventi derivati dai diritti d’autore dei brani.
Dopo un anno di gestazione, sono state lanciate le prime due campagne, quelle di Laura Pizzarelli e Salice.
Abbiamo fatto due chiacchiere con Laura riguardo la sua musica e i piani per il futuro.
Ciao Laura, iniziamo con le presentazioni: chi è Laura Pizzarelli?
Laura Pizzarelli è una cantautrice di 23 anni che studia Lettere all’università.
Hai iniziato con la musica a quindici anni: raccontaci qual è stato il motore scatenante che ti ha spinto a prendere una penna in mano e a iniziare a scrivere?
Credo che il motore scatenante sia stato la libera possibilità di espressione che vi ho colto sin da subito.
Ho sempre avuto un’attrazione viscerale per tutto ciò che è ritmico e musicale e, ad un certo punto della mia vita, per puro caso ho scoperto che si poteva naturalmente legare alla scrittura, un’altra mia passione.
E’ tutto avvenuto in modo intuitivo, ho iniziato a scrivere canzoni senza neanche rendermene conto.
Scrivere canzoni permette di sfogarsi in un modo paragonabile alla catarsi: fa stare bene e allo stesso tempo ti dà la capacità di creare.
Nessun altro motivo sarebbe stato più valido per continuare a fare musica.
La Puglia negli ultimi anni è diventata un polo importantissimo per la musica italiana, quanto il tuo trasferimento a Bari ha influito sulle tue scelte? E quali sono le tue influenze più in generale?
In Puglia si respira molta musica, il mio trasferimento ha sicuramente inciso da questo punto di vista. Si sente molto jazz e c’è una bella scena cantautorale indipendente.
Bari è una città affascinante che col tempo si fa amare.
La Puglia mi ha suggestionato molto anche dal punto di vista paesaggistico. Non è un semplice scenario che fa da sfondo, ti cambia all’interno, influenza il tuo modo di guardare e di sentire. Tutto questo è finito poi nelle mie canzoni attraverso i colori e le immagini.
L’anno scorso hai vinto la Targa SIAE – giovane autrice, con il tuo brano “La Libertà” e poi hai partecipato a Casa San Remo: com’è stato esibirsi in una location così importante?
E’ stato molto intenso.
Tanti sono stati gli spunti per poter imparare qualcosa e migliorare, acquisire esperienza e crescere. Solo qualche mese prima avevo partecipato all’8° edizione del Premio Musica Contro le Mafie con “La Libertà”.
Tempo dopo ho saputo di aver vinto con questo brano una Targa dalla SIAE come giovane autrice e una borsa di studio e che avrei dovuto ritirare la targa ed esibirmi il 6 febbraio a Casa Sanremo, durante il periodo del Festival. E’ stata una bella sorpresa. Non me l’aspettavo. Sono molto contenta che sia andato tutto bene e che la canzone “La Libertà” sia stata apprezzata.
Dopotutto sarebbe stato falso nascondere che prima di un’esibizione sul palco di Casa Sanremo al Palafiori, di fronte a giornalisti ed operatori di Radio 105, Radio Montecarlo e Radio Subasio non ci fosse la benché minima tensione. E’ stato un bel momento, di quelli che sicuramente non scorderò.
Attualmente sei tra i primi due artisti selezionati da CommON music, la nuova piattaforma di crowdfunding che dà benefici sia ai musicisti che ai loro fan. Cosa ne pensi finora della tua esperienza e cosa ti ha fatto scegliere CommON music rispetto ad altri metodi di raccolta fondi?
Devo dire che si sta rivelando una bella avventura e che per ora sta andando bene.
Ho scelto CommoON music perché ha un approccio innovativo rispetto al classico concetto di campagna crowdfunding. Il Supporter può diventare veramente parte attiva allo sviluppo del progetto ricevendo una quota dei proventi maturati dal disco oggetto della campagna, una volta raggiunto l’obbiettivo dichiarato.
Questo permette un interscambio, un’interattività completamente inedita che può assottigliare le distanze tra l’artista e l’ascoltatore.
Parlaci dell’EP che produrrai con i ricavati di questa campagna.
Con i fondi ricavati dalla campagna voglio lanciare il mio nuovo disco. Ci sto lavorando già da un po’. I brani sono pronti, in questo periodo sto lavorando alla scaletta e alle produzioni con Molla, un musicista barese.
Ho intenzione di entrare in studio e registrare a breve.
Sono piuttosto contenta: è il mio primo lavoro ufficiale ed è un passo molto importante. Vorrei che dal disco si senta l’essenza delle canzoni, vorrei fosse un viaggio per l’ascoltatore. Una specie di geografia delle emozioni.
Sto cercando un sound curato che valorizzi al meglio i brani esattamente come si fa per un abito su misura o un lavoro di artigianato.
La campagna scade il 17 novembre: cosa verrà dopo?
Dopo il 17 novembre inizieranno le sessioni in studio, i concerti, la produzione dei videoclip per i singoli del disco, il lavoro di grafica per quanto riguarda la copertina, le stampe sul merchandising, il lavoro per la promozione dell’Ep e tante altre novità, ma continueranno regolarmente anche le mie abitudini come la scrittura di nuovi pezzi e le prove con il mio chitarrista.
Credo che passato e presente verranno bilanciati e riformulati per andarsi ad integrare. In fin dei conti pubblicare un disco equivale a dare forma a un caos di idee, musiche e testi.
Bisogna lasciar sedimentare tutto per far si’ che ogni dettaglio trovi spontaneamente la propria strada.
Per sostenere il progetto di Laura Pizzarelli:
https://commonmusic.eu/progetti/10-dischi/2-laura-pizzarelli