LIVE REPORT
CAMELIAS GARDEN + GRAN TURISMO VELOCE + MOHEIR
Locanda Atlantide – San Lorenzo, Roma
Lunedì, 28 gennaio 2013
Locanda Atlantide si veste di Progressive rock per una notte, durante una bella e lunga performance che vede sfilare tre band di ragazzi capaci di raccordare passato e presente in quasi tre ore di grande musica originale. Che
il Progressive rock, nella sua accezione più larga, abbia sempre avuto posto di rilievo nel Bel Paese è ormai quasi una banalità. Non lo è che ancora oggi si riesca a proporre qualcosa di fresco, di nuovo e di valido.
I Camelias Garden, i Gran Turismo Veloce e i Moheir sono tre band che si rifanno ad un comune bacino stilistico, di volta in volta re-interpretato, di cui ne vengono riletti gli stilemi: il risultato è per tutte le band di qualcosa di personale e caratteristico. C’è da dire che sul palco si fa fatica a contare i numeri di strumenti coinvolti, con moltissimi synth a dominare la scena, immancabili per il genere.
I Camelias Garden si presentano sul palco senza batterista, sfruttando loops e parti pre registrate di batteria; propongono un progressive rock fresco e solare, assai curato nei ricchi arrangiamenti vocali a tre voci, che farebbero molto piacere a Crosby, Stills & Nash. Una musica sospesa tra rock e folk, cristallina nei suoni e nell’esecuzione. Melodie lievi e luminose incorniciate in splendidi affreschi acustici, un vero incanto per le orecchie.
Pronti per partecipare al Baja Prog Festival in Messico, i Gran Turismo Veloce da Grosseto,sono senza dubbio una delle band più interessanti degli ultimi tempi, abili nel richiamare sonorità e atmosfere del progressive classico pur lasciando la propria personalissima impronta. Un progressive italiano dal sapore internazionale, dove il talento dei tre musicisti sul palco ne esalta le doti individuali senza soffocare il sound collettivo. Una grande cura nella ricerca del suono e dell’effetto che colpisca l’orecchio sono la loro arma forte, in brani che aprono orizzonti melodici improvvisi e assoli quasi catartici.
Chiudono la serata i Moheir, frenetici nelle loro fughe strumentali e nei call and response tra chitarra e sassofono. Una esibizione mozzafiato ed appassionante, con la band impegnata a rovesciare sottosopra il palco in un incedere inesorabile di assoli e riff, sparati uno dietro l’altro con una tale carica ed un’energia così forte da farti rimanere inchiodato alla sedia, senza tregua.
Una serata da brividi, quella a Locanda Atlantide, dove sfilano sul palco tre band con un bagaglio culturale pesante sulle spalle, eppure brillanti per motivi diversi. Sarebbe facile (s)cadere nell’imitazione delle band storiche, quali Genesis o King Crimson, invece questi ragazzi dimostrano che c’è ancora tanto da dire a riguardo. C’è qualcuno che dice che il progressive sia morto, monotono e ripetitivo, io non mi divertivo così da tempo.
Riccardo De Stefano
SCALETTA:
CAMELIAS GARDEN
Dance of The Sun
Knight’s Vow
The Withered Throne
We All Stand in Our Broken Jars
‘Til The Morning Came
GRAN TURISMO VELOCE
La paura
Sorgente sonora
L’estremo viaggiatore
Misera Venere
Misera Venere (Reprise)
Quantocàmia
Il gigante egoista
MOHEIR
Cinemon
White space
Vitamine
Proteine
Somatoline
Hammer serenade
Prepare your coffin (cover dei Tortoise)
PER LE ALTRE FOTO DELLA SERATA CLICCATE SUL LINK QUI SOTTO!
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