Una edicola di Grosseto, set acustici di band e cantautori. Un’idea per far rivivere il centro storico della città dando spazio ad artisti in una location… inusuale. Ce lo racconta Michele Scuffiotti, che ha ideato il format.
Come e quando nasce il Festival?
EdicolAcustica nasce nell’aprile 2014, prima di fare l’edicolante ho lavorato in ambito musicale sia come musicista, sia come tecnico di palco, consulente musicale e direttore artistico e mi stavo rendendo conto che a Grosseto, gli spazi dove poter far sentire materiale inedito erano sempre meno e anche le band giovani si dedicavano principalmente alle cover visto che era l’unico modo per poter suonare nei locali.
La mia edicola ha davanti una piazza e accanto un bel marciapiede largo, è situata vicinissimo al centro storico ma durante il fine settimana la via “muore” quindi ho pensato di creare dei piccoli eventi acustici, con basso impatto acustico, di musica inedita in modo tale da dare spazio alla nuova musica d’autore, far vedere alle giovani band che la musica è per prima cosa un modo di esprimersi e non solo apparire (cosa che insegnano principalmente i talent) e dare movimento alla via.
Qual è l’obiettivo primario della manifestazione?
In tre edizioni abbiamo dato visibilità a molte realtà e anche i locali hanno incominciato a trovare giorni in mezzo alla settimana in cui far esibire band inedite.
Un aggettivo per il vostro Festival?
Un’aggettivo per descrivere EdicolAcustica è INUSUALE, in quanto vedere un concerto in mezzo alla strada accanto al chiosco di un edicola è una situazione che, soprattutto ai primi concerti , lasciava i passanti incuriositi e sorpresi e nel tempo siamo passati da spettatori casuali che si fermavano incuriositi a veri e propri fan della manifestazione che hanno sostenuto il progetto anche tramite due anni di crowdfounding andati a buon fine.