Settembre e i suoi cliché: le nuvole imbiancano il cielo, le giornate si accorciano, le prime piogge ci bagnano la punta delle scarpe. Le nostre anime, gettate di nuovo nel vortice degli impegni, cominciano a rimpiangere la bella e fresca leggerezza di un’estate finita. In borsa, al posto di creme solari e bruciature, non ci rimane che un pacchetto di caramelle alla frutta, comprate chissà quanti mesi fa e sopravvissute all’arrivo del freddo.
Il disco di cui parliamo oggi, uscito sul mercato musicale l’8 settembre, è proprio come quel pacchetto di caramelle: un miraggio di freschezza e spensieratezza musicale, resistito all’incalzare delle giornate buie nel colore giallo della sua copertina.
Allegro, positivamente frivolo, spensierato e piacevole: è “Mango”, primo lavoro della band piemontese Twee.
Presentato all’Hiroshima Mon Amour di Torino in un’anteprima live, il prodotto è un concentrato di trenta minuti di pop ben fatto e intelligente, in cui varie contaminazioni musicali si susseguono con brio ed equilibrio. Completamente in inglese, i testi sono per lo più riferiti all’amore brillante e sereno dell’estate, che sembra racchiudere in se’ una sogno e stupore.
Gli stessi componenti della band, tre ragazze e un uomo uniti da un’amicizia nata fra i banchi di scuola, definiscono i pezzi come il naturale risultato di anni di sforzi, che li ha visti coesi in un progetto musicale completamente autoprodotto.
Le sonorità , pulite ed elettroniche, si sviluppano su un range medio-alto, mentre lo stile è decisamente quello di un pop americano e ritmato, dal gusto retrovintage.
Il disco, secondo noi, è vincente.
Non ci troviamo davanti a un colossal concettuale né davanti arrangiamenti imponenti. Scordatevi violini e arpeggi, scordatevi assoli vocali da far accapponare la pelle. La pretesa è umile e giovane, interessantissima per un gruppo che è solo agli inizi.
La chiave della loro fortuna? È nella leggerezza. Dagli schiocchi di dita della open track “Swing it” ai ritmi più rilassati e riflessivi di “Cold Monday” , il prodotto riesce nel suo intento. Ci fa sentire vivi, colpiti dall’entusiasmo di una serata in riva alla spiaggia, dove con imprudenza e felicità possiamo quasi conquistare il mondo.
“Mango” è la colonna sonora pop e un po’ surreale, che riesce a farci sentire vincenti e protagonisti.
Tra l’altro, non siamo di certo i primi a ricordare quanto il giocare sia, a volte, la chiave vincente.
L’illuminante Calvino delle “Lezioni Americane” parlò chiaramente:
“Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore.”
Eleonora Pepe