Bellissima Alice Caioli, sicuramente l’immagine vince subito. Ma non è questo il punto. Parliamo della sua musica che all’ultimo Festival di Sanremo riceve il Premio della Critica e porta a casa un onorevole quinto posto in classifica. Sembra di parlare di gare sportive ma la musica oggi è divenuta soprattutto questo. Riconoscimenti e premi. Ma neanche questo è il punto. Si intitola “@NEGOINGOMENTO” il suo primo disco ufficiale prodotto da Davide Maggioni e scritto in collaborazione con Andrea Maestrelli e Francesco Guasti. Decisamente quel pop digitale che ormai sembra dominare ovunque, tinture di R’n’B e qualcosa che ai più farebbe pensare alla TRAP ma per favore non pensateci troppo. Canta anche in siciliano spesso e volentieri (come nella title track), canta di se, canta della sua vita lasciando da parte le maschere e la finzione che una bellezza come la sua senza troppa delicatezza impone al primo impatto. Alice Caioli, nonostante la “finzione” del digitale, dimostra verità e personalità in questo disco di inediti che non ci sta a fare pace con le radici del passato. Un ascolto davvero molto interessante.
Esordire oggi. In una scena estremamente indie in cui la canzone sembra avere un altro tipo di cliché, tornare a spolverare radici assai esterofile e main stream secondo te oggi che valore ha?
Credo possa avere valore, in un certo senso e fino ad un certo punto, credo che per rimanere nel tempo ed essere apprezzati bisogna far riferimento alla propria e vera indole artistica, non alla moda del momento che tende a cambiare o svanire del tutto.
Un disco molto personale e molto rivelatore in qualche modo, non credi? Avevi un bisogno forte di raggiungere te stessa o di mostrarcelo semplicemente?
Ha mostrato una piccola parte di me, riservo il resto per il futuro, avevo bisogno non di mostrarvi del tutto me stessa, ma quanto meno di presentarmi.
Forti radici R’n’B come dicevamo. Come mai questa direzione? Ispirazioni e influenze?
Amo questo mondo, amo Jasmine Sullivan, Amy Winehouse, adoro Angel Haze, Kelhani.
Da Sanremo al quotidiano della canzone d’autore (in rosa). Distanze, finzioni, realtà, delusioni, soddisfazioni… è accaduto qualcosa di importante o senti che non sia cambiato nulla?
Tutto cambia se vuoi che cambi, Tutto resta se vuoi che resti. Fondamentalmente non cambia ciò che sta intorno a te, cambi tu stesso, io sono cambiata, ho cambiato la visione di questa realtà e delle persone che ne fanno parte.
E se non ci fosse stato Sanremo? Chi sarebbe oggi Alice Caioli e che musica avrebbe tra le mani?
Sarei la stessa Alice e farei la stessa musica.