ExitWell ve l’aveva anticipato a questo (LINK) e come promesso eccoci a farne una nostra personale radiografia. Decisamente un disco libero. Ecco una parola che entra prepotente dopo l’ascolto. Libero significa anche rispetto delle forme, padronanza dei mezzi e contaminazione capace di mescolare con coerenza ingredienti quotidiani. Dalla tromba di Eusebio Martinelli potremmo associare subito il caldo latino e i colori accesi delle tradizioni gitane. E forse non dovrebbe neanche stupire che dopo tanto viaggiare, il suono della sua Gipsy Orkestar sia giunta anche al digitale puro e semplice dentro cui svettano anche soluzioni assai in linea con tantissimi dischi a corredo e questo soprattutto dentro la sezione di drumming.
Si intitola “Sbam!” il nuovo disco della EMGO (Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar), nuovo lavoro di inediti in studio che presto sarà disponibile anche in vinile dentro cui troviamo davvero tantissimo materiale buono per le derive di gusto di ognuno. Sicuramente svetta il pop quasi su ogni fronte e siamo dentro trame decisamente internazionali, dove il gusto dance e il tempo cadenzato dai computer vincono e ci riportano ad un immaginario losangelino di litorali e anni andati. E l’accostamento mondo latino e occidente pop arriva sin dal primo singolo estratto: “Iguana Crash”. E sono proprio le sezioni di fiati del buon Martinelli a incidere nel nostro ascolto quella direzione, anche perché il dialogo che cerca non tradisce mai un bisogno viscerale di calpestarlo quel mondo… o quasi mai insomma. E su questa linea si attesta anche la bellissima “Tratto leggero” con due featuring d’eccezioni a firma di CISCO e Tonino Carotone. Canzone sull’essenzialità di questa vita come assurda e insensata se non come una natura conseguenza dell’amor. E dentro “Sbam!” c’è spazio anche per un rock anni ’90, dai toni tribali, dalle scale turche e dall’elettronica che riempie tantissimo soprattutto i side dell’ascolto. Un brano davvero interessante, forse il più contaminato dell’intero ascolto.
Libertà dicevamo: e allora spazio a “Baila” che forse poteva spingere decisamente soprattutto all’inciso ma che in sospensione tanto da lasciare vuoti utili al noir di Martinelli come momento solista. Ma, ad onor del vero, la vetta di composizione e di varianza, lo troviamo qui alla chiusa degli inediti con “Alterego” che quasi didascalicamente mette in scena mille altre personalità, le stesse, altre ancora, il passato, il pop, la dance, il noir, un crooner che lascia spazio all’inciso corale che si apre al sole che mai deve mancare in questo lavoro.
E come ogni lavoro di Eusebio Martinelli, la chiusa è affidata ad un remix che restituisce nuova vita ad uno dei vecchi brani del nostro. È qui a fine scaletta troviamo “Ja Kuzzy” nel remix di Robert Passera.
Disco di mille volti, disco di accese discussioni di stile che trovano pace poi nel suono finale che accomoda tutto e tutti e riesce a farlo con una coerenza davvero funzionale. Tanti ragionamenti e filosofie che poi, alla fine, leggerezza e semplicità vincono sempre e tutto questo, dentro “Round the Fire” che eleggo a brano migliore del disco, diviene esplicito e celebrativo di un lavoro corale che significa vita, con tutte le assurdità del suo caso. In fondo ha ragione Carotone quando dice che i contenitori, le regole, le possibilità sono infinite e sono anche paradossali. In fondo questo disco, come la vita, è una conseguenza diretta dell’amore.