– di Vincenzo Gentile –
“Small Talk” è il nuovo album dei Leatherette allora quale migliore occasione per fare due chiacchiere?
Incontro la band in un pomeriggio di novembre, incuriosito dalle loro sonorità post punk e dalla varietà di soluzioni musicali espressive presenti nell’album. L’essenza vera, concreta, della band traspira soprattutto dalla scelta di registrare le tracce dal vivo, senza sovra-incidere i singoli strumenti per poi ricomporli in post produzione. Una scelta che secondo me ripaga gli sforzi.
“Registrare dal vivo rappresenta la giusta espressione della nostra musica. Abbiamo acquisito questa consapevolezza dai concerti, dove ci divertiamo, condividiamo con il pubblico le nostre emozioni, e la nostra vera essenza esce allo scoperto, senza filtri”.
Parlando così dei live mi viene spontaneo fermarmi con loro su una riflessione: siamo stati mesi chiusi in casa a suonare, o vedere musicisti e musiciste suonare davanti a una telecamera, la mia paura è che si fosse persa un po’ la dimensione della musica dal vivo. Ho condiviso con la band il mio pensiero pensando soprattutto alla piazza romana, un po’ spenta a mio parere da qualche tempo. Loro sono a Bologna, dove percepisco invece un clima diverso. è davvero così?
“Bologna è una città viva, ci sono molti concerti, molte occasioni per confrontarsi con altre band, altre realtà. Su Roma sappiamo poco, anche se ci piace andare a suonare lì, presto lo faremo col nuovo tour. Forse la dimensione on-line ha reso un po’ tutti più pigri, ma per fortuna quando suoniamo la gente è lì, si diverte, ascolta, partecipa. Probabilmente le reazioni cambiano anche a seconda dei luoghi, dei club, delle città”
A proposito di confronti interessanti, gli incontri si espandono anche sul piano internazionale. “Small Talk” è stato mixato a Bristol da Chris Fullard (Idles) e masterizzato a Portland, presso il Telegraph Audio Mastering, da Adam Gonsalves. Inoltre, i Leatherette hanno intrapreso quest’anno un tour europeo che li ha visti suonare in Germania, Svizzera, Francia, Belgio, Gran Bretagna e Svizzera. Mi sono chiesto se in tutto questo viaggiare sono stati ispirati da qualche realtà in particolare.
“Quando siamo in tour difficilmente riusciamo a fermarci molto ed esplorare, magari girando per concerti. È tutto molto rapido. Certo abbiamo fatto degli incontri interessanti, però nessuna conoscenza ha cambiato il nostro modo di concepire e creare musica. Viaggiando e conoscendo altre realtà ci siamo però sicuramente arricchiti dal punto di vista umano, esperienziale. L’incontro dal vivo è sempre un valore aggiunto”.
Da finto giovane quale sono, mi incuriosisce la contrapposizione fra materiale e immateriale. Conoscersi di persona e chattare. Per una band il mondo della comunicazione digitale è importante, ma c’è un limite? Entra poi nella vita privata come elemento preponderante?
“Diciamo che usiamo i social principalmente per lavoro. Scaricare tutta la nostra vita online è lontano dalla concezione di “godimento” della vita reale. Proprio perché il palco è la nostra casa, diventa difficile immaginare di spostare tutta l’attenzione verso il mondo digitale, è uno strumento utilissimo, per farsi conoscere da più persone possibili, per farsi ascoltare. Ma le emozioni vere si trasmettono dal vivo”.
Parlando con i Leatherette la curiosità di ascoltarli dal vivo è aumentata.
Mentre mi studio meglio le tracce di “Small Talk”, aggiorno l’agenda con le prossime date del tour:
09.12.2023 – Ravenna, Bronson
23.12.2023 – Prato, Officina Giovani | Santa Valvola Xmas Fest
17-20.01.2024 – ESNS, Groningen NL
25.01.2024 – Roma, Monk
26.01.2024 – Frosinone, Officine Utopia
27.01.2024 – Macerata, Circolo Dong
31.01.2024 – Torino, Magazzino sul Po
30.01.2024 – Vicenza, N_est Fest
E’ uscito anche il videoclip di The Ugliest:
Giusto per accompagnare l’attesa e provare a conoscerli meglio nel tempo.
Rigorosamente dal vivo.