LIVE REPORT
WrongOnYou! + Café Noir
Margot – San Lorenzo, Roma
Giovedì, 17 gennaio 2013
Hai sentito che potrebbe nevicare da un minuto all’altro e c’è una strana tensione nell’aria, quel freddo gelido che ti taglia dietro al collo e ti strozza nel cappotto. A San Lorenzo il posto auto non c’è quasi mai, devi parcheggiare Dio solo sa dove e ti tocca arrivare anche a piedi al locale. Ogni passo un’agonia.
Hai le scarpe lucide, una giacca invernale e la barba sfatta e ti sembra di esser dentro un film con Humphrey Bogart. Poi entri al Margot sperando di darti un tono e invece finisci a bere Coca Cola e Malibù e la tua credibilità va a puttane. Magnifico.
Ti dicono che ora sul palco sale un duo. “Oh no“, pensi, “un duo no!’Ste nenie acustiche ammorbanti e magari vetustofilocomunissocialistimpegnate…“. Oh, sciocco, che dici? Quanto stai sbagliando!
Ti eri sbagliato su di loro, i WrongOnYou!, quasi come se il nome fosse un monito. Sono in due e suonano come fossero dieci. Cascate di suoni, di echi, riverberi, di synth lo-fi e drum machine pulsanti, voci filtrate che emergono dagli abissi. Tra ambient e post rock, tra Brian Eno e i Sigur Ros, un maelstrom sonico a spirale che ti trascina verso il baratro, in caduta verticale, in un fluire non interrotto da pause tra canzoni, che convergono una sull’altra in un flusso continuo. Si gioca coi suoni, coi tasti e le manopole della drum machine. Si gioca con le atmosfere.Ti dicono che è il primo concerto con la nuova formazione e il terzo in assoluto, e sgrani gli occhi. Performance avvolgente e sospesa: un brano come Man ti scava dentro e non te lo scordi più, una cover come Teardrop, fatta in quel modo là, ti fa capire che c’è del talento sul palco.
Dopo di loro, salgono sul palco i Cafè Noir: “salgono” per modo di dire, sono in cinque e lì sul palco non c’entrano tutti, ma meglio così, son più vicini a te. La musica dei Café Noir ricorda i locali di una Berlino di tanti anni fa, dove c’è fumo ovunque e l’aria puzza d’elettricità. Tra chitarre preparate, distorsioni, cucchiaini e cacciaviti, c’è tanto, tanto rumore. Accordi che tagliano i timpani e quel senso di noise e punk a sporcarti la pelle. E tante parole, urlate più che cantate: parole di ricordi, di vittorie e sconfitte, di tempo che passa. Attaccano il concerto con Qualcosa di personale e stai lì e li guardi e non riesci a capire come diavolo facciano a cacciare quei suoni dalle solite, vecchie chitarre; presentano l’ultimo brano e sembrano passati pochi minuti, ti spiace proprio che se ne vadano. Qualcuno però dice che è il suo compleanno e richiede un bravo, Eva, e scopri invece che il regalo lo hanno fatto a te. Li guardi dritto negli occhi e ti sembra di conoscerli tutti, da tempo. Li guardi dritto negli occhi e ti sembra di urlare assieme a loro.
Basta, è finito. La musica è finita, gli amici se ne vanno.
La gola brucia e un whisky potrà darle sollievo.
Fuori il vento gelido fischia e forse nevicherà.
Riccardo De Stefano
WrongOnYou! (Marco Zitelli) è un musicista e cantautore teso verso le melodie e la sperimentazione. Giocherellando con gli effetti per chitarra e con le manopole di un piccolo synth Marco è alla continua ricerca di armoniosità, dove l’espressione musicale coincide con l’espressione di se stesso. Gli idoli da cui trae ispirazione sono John Frusciante, Jonsi e John Mayer.
Il suo primo lavoro autoprodotto “Heart” (2010) contiene 12 brani. Attualmente WrongOnYou! ha coinvolto nel progetto il chitarrista elettrico Daniele De Sapio.
Setlist:
Intro
Man
Side
Jake
Daydream
Deadman
Teadrop (Massive Attack cover)
Light
I Cafè noir nascono nel 2007 da una costola dei Redrum con l’intento di fare tutto ciò che passasse per la testa al gruppo. La scelta iniziale era di produrre musica “filmica”, senza linee melodiche vere e proprie. Col tempo la formazione cambia ed il progetto pur mantenedo l’idea iniziale, assume un aspetto più vicino alla forma-canzone vera e propria. Marzo 2012 vede l’arrivo di un EP: “Il coltello del vile”.
Setlist:
Qualcosa di personale
Brent
Baby
Pathmos
Gianni
Eva (versione distorta)
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