Zeffjack. FRIENDLESS | Recensione

di Federico Cappella. È lapalissiano, ormai, che il cantautorato spadroneggi nella scena musicale italiana. Le parole, nel bene o nel male, lasciano sempre il segno, qualcosa di ripetibile e riproducibile. E allora cosa ci fanno tre allegri ragazzi speechless e Friendless (per giocare con il nome dell’album) in questo mondo? È innegabile che gli album strumentali siano, nell’immaginario comune, quelli prog, quelli di classica o di elettronica. Il disco…