BIR TAWILL
“Lu libbru di li ‘nfami”
Il video è in anteprima su ExitWell
Torniamo a dar voce ad un disco importante e apolide come “In Between” pubblicato dai Bir Tawill (al secolo Carlo H. Natoli e Dario De Filippo) per la label abruzzese I Dischi del Minollo, disco di cui ci siamo ampiamente occupati in questo articolo – LEGGI QUI.
Oggi la rete ci restituisce il video del brano “Lu libbru di li ‘nfami” che noi vi presentiamo in anteprima: il mondo torna ad incontrarsi e la terra fa da palcoscenico alla fragilità dell’uomo e alle su maschere di illusa onnipotenza. Il potere dei margini e degli emarginati, la solitudine ma anche la precaria condizione di tutti. Musica per banditi come diranno loro… A questo disco riconduco il mistero della vita e dei suoi tanti incontri:
“Ecco “Lu libbru di li ‘nfami”: un titolo che fa riferimento ad un figurativo “libro di traditori” nel cui la voce narrante accusa il co-protagonista di appartenere di diritto a causa delle sue azioni. Originariamente raccolto come “A la Vicariota” nel doppio volume “Raccolta Amplissima di canti popolari siciliani” di Lionardo Vigo Calanna e su disco (registrato dall’esterno di un carcere siciliano ed eseguita da un detenuto) dall’antropologo Antonino Uccello in “Carcere e mafia nei canti popolari siciliani” diventa popolare con questo titolo nella versione di Rosa Balistreri nel suo “Amore tu lo sai la vita è amara”. Bir Tawil omaggia questa lunga catena folk all’indietro nel tempo, mentre lancia un disperato j’accuse contro gli infami di ieri e oggi che bruciano i boschi dell’isola” (Bir Tawill).