Monsieur Malheur voulez vous danser con me?
che sono brava
che sono Santa
che sono come mi hai dipinta
– di Naomi Roccamo –
L’abbiamo vista in giro con la sua chitarra rosa durante il tour estivo, a scaldare il pubblico prima di Max Gazzè o Carmen Consoli con i suoi outfit pazzeschi e la rossa frangia sbarazzina, ma adesso è tornata con il nuovo singolo “Monsieur Malheur” (distribuito da ADA Music Italy) la voce di MILLE.
Dopo aver vinto l’1MNext, dove ha presentato per l’occasione sul palco del Concerto del Primo Maggio di Roma la sua “Sì, signorina” (poi diventata anche la spagnola “Sí, señorita”) la cantautrice MILLE continua a darci qualche piccolo assaggio del suo progetto in attesa dell’ormai imminente album d’esordio tanto atteso.
“Monsieur Malheur” parla di donne giovani, libere di fare e di essere: «Ballare è quello che mi piace fare quando faccio musica, – racconta la cantautrice – mi gaso quando la gente balla e canta contemporaneamente. Questa canzone difende il piacere legittimo di godersi la vita, difende le ‘cattive ragazze’ descritte come stronze, disperate, sole, ma soprattutto diverse da come vengono invece dipinte quelle brave, vergini e sante. Faccio quello che voglio e me la canto e me la suono a 153 bpm».
Siamo invitati a ballare da lei in persona sulle nostre insicurezze e, appunto, disgrazie fra le sonorità un po’ retrò che da sempre la avvolgono e seguono nella pista da ballo che è ogni suo brano. Carta da parati eccentrica, colori pastello e arredamento da casa delle bambole sono l’ambientazione che do personalmente alla sua musica. Ma è difficile incastrare MILLE in una specifica epoca storica, nonostante la sua natura venga spesso fatta risalire agli anni 70-80, perché si tratta di una donna che, come ama autodefinirsi, è più genericamente di altri tempi, o meglio di un tempo che è altro.
Fra un rimando a Cindy Lauper e uno a LP “Monsieur Malheur” è un inno alla libertà più sfacciata dei “diversi in fondo ma da chi?”.