– di Michela Moramarco –
LACINSKIJ è l’alter-ego polacco dell’artista siciliano Giuseppe Schillaci, che torna con un secondo progetto discografico: si tratta di “The Re-Cover Session, Vol.1”, un album costituito da dodici tracce, nonché dodici reinterpretazioni di brani della tradizione musicale italiana e internazionale. La ricerca sonora che caratterizza questo album è evidente. Lo stampo ampiamente sperimentale del progetto è dato innanzitutto dall’attitudine anticonvenzionale perseguita per queste efficaci e autentiche reinterpretazioni. Dal punto di vista sonoro si discostano decisamente dalle proposte del mercato musicale attuale.
Questa operazione musicale e culturale è resa in maniera molto funzionale grazie al contributo dei dodici artisti che hanno supportato LACINSKIJ in questo percorso. L’album vede infatti la compartecipazione di artisti ai quali è stata lasciata la piena libertà di interpretazione per ogni singolo brano. La scelta risulta azzeccata, poiché tra rivisitazioni inaspettate e brani apparentemente lontani fra loro, questo progetto è ricco di idee e spunti di ascolto. Si evince infatti un’attenta e peculiare ricerca dei brani da reinterpretare. Non solo: la ricerca è effettivamente estesa anche ai suoni da applicare a ciascuna traccia. Il progetto e coerente ma si potrebbe dire anche sorprendente. Si consiglia un ascolto possibilmente non distratto, per cogliere in modo chiaro l’essenza di questo disco, nonché un disco che sembra voler dire che una cover non è altro che un modo per rendere fruibile un’altra possibile anima di un brano. Un brano che ha molto da dire. Quest’effetto desiderato prende avvio se la cover è resa in maniera coerente all’originale. Ma questo è il caso e va bene così.