– di Michela Moramarco –
Le Canzoni Giuste propongono un album per essere Felici e contenti. Si tratta decisamente di un album ad alto contenuto di sarcasmo, come forse si può intuire dal titolo.
L’album è un concept di undici tracce che raccontano niente meno che la creazione dell’universo in chiave, ironico-sarcastica.
Il tutto prende avvio grazie ad “Attrazione gravitazionale”, brano impattante e ricco di suoni ben combinati. Si procede per “Una questione di chimica”, con cui si enunciano gli ingredienti giusti da mescolare per creare il pianeta Terra. Insomma, una combinazione di elementi delicati conduce l’ascolto verso la traccia forse più roboante dell’album, dal titolo “Rivoluzione Giurassica”, brano che rende manifeste le contraddizioni del mondo attuale, che chiama progresso quello che è semplicemente futuro.
Le sonorità ricercate, la metrica ben scandita dalla voce, già caratteristica per il timbro, rendono l’album atipico, (dati i tempi, musicali e non, che corrono). E così “Sonata in Do Migliore” non rinuncia ad accenni classicheggianti. L’album poi prosegue coerentemente, con decisione ed energia.
“Sushi All You can Hit”, infatti, è una delle tracce che più mantiene il tono irriverente, a tratti goliardico, che contraddistingue tutto il concept album. Con “Piacere Sapiens” si sfiorano tematiche esistenziali, a livello individuale e della specie stessa, con toni scanditi da una buona linea di contrabbasso. Si torna su toni rock- elettronici con “Resti Digitali”.
Felici e contenti è sostanzialmente un album maturo, carico di spunti di riflessione. La traccia omonima, nonché quella che chiude il concept, è una summa dell’album stesso: suoni synth, power chords e basso importante.
Felici e contenti è un album divertente, ma consapevole della forza di gravità a cui è soggetto. Forse per essere davvero felici e contenti bisognerebbe esperire un altro pianeta. O forse ancora ascoltare Le Canzoni Giuste. Chissà se tutti opteranno per questa direzione, ma di sicuro ne vale la pena.