Il rock dei Muna B arriva da li, dai garage degli anni ’90, arriva dai Litfiba e dai Negrita, arriva da quel modo arrogante di giudicare la vita, da quella sferzata di energia un po’ sbarazzina e un po’ “controculturale” pronta ad inneggiare con gusto pop una sommossa popolare. I Muna B lo sanno fare bene anche dentro uno stile assai riconoscibile. E questo “Sankalpa” ha voce forte per gridarlo in faccia a tutti che ci sta provando. E sa anche come non prendersi sul serio, autoironia importante per l’intelligenza che non deve mancare. Tutto questo è decisamente “rock”…
Disco sociale. Questo è il primo impatto che fa questo lavoro… voi che mi rispondete?
Ci hai appena dato il titolo del nostro prossimo lavoro, ti citeremo nei crediti!!!… Scherzi a parte, per noi è inevitabile guardarci intorno e raccontare quello che viviamo o, semplicemente, percepiamo. Quindi, a meno che non ci si voglia chiudere, parlando sempre e solo delle proprie “pippe mentali” o dei soliti amori finiti male, diventa naturale prendere spunto da ciò che ci circonda e dunque dal sociale, che è una fonte di ispirazione infinita.
Raccontiamoci delle ispirazioni. Anni ’90 e tutto quel che il rock dei garage hanno ispirato. Vero?
Anni ’90 certo, ma anche gli ’80 non scherzavano… Gli Afterhours cantavano “non si esce vivi dagli anni 80” ed ecco che, con una citazione, abbiamo ottimamente riassunto le nostre influenze. Infatti, se il comune denominatore tra noi 4 è sicuramente il rock in senso generico, le nostre radici affondano nel grunge dei Nirvana, Pearl Jam, Soundgarden, nel crossover dei Red Hot Chili Peppers, nella scena alternativa italiana dei Marlene Kuntz, Afterhours, CSI ma sicuramente anche nella scena new wave e post punk degli anni 80 dei Litfiba, Diaframma, CCCP che hanno sparso i semi per tutto ciò che è germogliato nei decenni futuri. Ovviamente, tutto questo è quello che accomuna il progetto, se poi affrontiamo i gusti personali di ognuno, si spazia tra i generi più disparati tornando indietro anche fino ai ’60 e oltre.
Dal rock cosa chiedete? Domanda assai spirituale… oggi che non è un tempo “rock”…
Il rock in tutte le sue sfaccettature e in tutti i suoi corsi e ricorsi storici ha sempre rappresentato una via di fuga e rivincita personale di ogni individuo che lo ha cercato. Contemporaneamente, è stato anche un incentivo sociale – ideologico che ha accompagnato le grandi rivoluzioni culturali del secolo scorso. Oggi si può certo dire che non sia un tempo “Rock” né un tempo “di Rock”, perché non ha più la potenza rivoluzionaria delle sue origini, capace di guidare le grandi masse. Questo però, riguarda il solo aspetto sociale, tornando invece all’individuo, sarà sempre tempo di “Rock” per chi ha bisogno di veicolare in modo artistico e non violento la propria rabbia, inquietudine…il proprio dissenso. Vai con lo slogan: il Rock non morirà mai!!… che per noi, invece, è una vera e propria filosofia di vita.
E a proposito di intenzioni e di questo singolo portavoce: secondo voi basta avere “buone intenzioni”?
Avere delle buone intenzioni è facile. La differenza la fa l’obiettivo per il quale vengono spese. Per fare un esempio: se il mio obiettivo fosse quello di distruggere un Teatro storico di una città culturale italiana (Firenze ad esempio???), per costruirci appartamenti e una zona commerciale, ci lavorerei con tutte le mie migliori intenzioni per raggiungerlo, ma questo non significa che il risultato ottenuto sia poi una buona cosa per la collettività e per l’umanità. Ogni riferimento a fatti NON è puramente casuale!!! Le intenzioni sono importanti ma ancora di più gli obiettivi, e i nostri ci fanno stare bene, se poi qualcun altro ci si riconosce può goderne insieme a noi!!
Che poi nel retrogusto mi sa anche di resa questo brano…
La resa prevede di gettare la spugna e l’abbandono del campo di battaglia. Il fatto che siamo qui a parlare di Pop significa che questo non è accaduto, anzi, il messaggio del brano è proprio un incentivo ad andare sempre avanti senza mai piegarsi ai compromessi altrui, se questi non ci fanno stare bene e, soprattutto, non ci fanno essere onesti con noi stessi. Il vero successo è la felicità e la consapevolezza, il resto dovremmo chiederlo all’ego!!!