Esce oggi per Pulp Dischi, Soli, il singolo d’esordio di Tōru, il nuovo progetto di Elia Vitarelli, ex Fiori di Hiroshima. Una canzone introspettiva ma al tempo stesso aperta verso il mondo, una solitudine vissuta come opportunità e condizione esistenziale.
Soli è una canzone a cui tengo molto, commenta Tōru, nata dopo una sessione di 12 ore su logic e dopo lunghissimi ascolti di Battisti e Iosonouncane, è una confessione, un’ammissione di debolezza consapevole.
– ASCOLTA IL BRANO –
Tratta di quella solitudine che si può provare perfino in mezzo a molte persone, quando ci sentiamo incompresi, inadatti. Una solitudine che, allo stesso tempo però, può essere vinta trovandosi di fronte un nostro simile, quel qualcuno che fissandoci negli occhi ci fa capire che prova le nostre identiche sensazioni, resistendo insieme a noi. È forse il pezzo più “sociale” del disco: non parla soltanto di me, ma di una condizione umana che credo ci accomuni rendendoci proprio per questo “soli” ma insieme.
Tōru è il nome d’arte di Elia Vitarelli, toscano, classe 1993.
Dopo la precedente esperienza musicale con i “Fiori di Hiroshima”, band con la quale ha pubblicato l’album “Horror Reality” (Phonarchia – 2017) condividendo palchi con artisti del calibro di Verdena, Edda, Calcutta, Fiumani e Pollio, decide di dedicarsi ad un nuovo progetto che nasce da una più profonda esigenza individuale di esprimersi confrontandosi direttamente con la propria interiorità. Il nome del progetto vuole avere un chiaro rimando al romanzo di Haruki Murakami, Norwegian Wood, di cui Tōru riprende determinati universi comunicativi. Grazie all’uso del computer, si avvicina ad una dimensione elettronica che gli permette di trovare un giusto compromesso tra arrangiamenti caratterizzati da sonorità moderne e uno stile che allo stesso tempo mantenga al centro dell’attenzione una forma canzone comunicativa e concettuale.
Tra il 2017 e la primavera del 2018 , nell’isolamento obbligato di provincia tra le colline toscane, inizia e completa la stesura del suo disco d’esordio “Domani”, un concept sulla malinconia e sul senso di vuoto che l’individuo affronta nella sua quotidianità.
Il disco viene co-prodotto e registrato da Nicola Baronti nello studio “La Tana del Bianconiglio” di Peccioli (Pi) nell’estate del 2018, grazie all’ausilio di una band di altri 3 elementi che saranno parte integrante della presentazione live del progetto.