Creatività ed eclettismo sono due ingredienti fondamentali in produzioni di spessore che vogliano portare qualcosa di nuovo sulla scena musicale. Only Ghosts è uno di quegli album in cui questi ingredienti hanno sfornato il migliore risultato che ci si potesse aspettare. Dietro a questo progetto ci sono le menti e le mani di due ragazzi, Giacomo Tebaldi e Luca Rizzo, i quali dimostrano di aver recepito e fatto proprio un sound internazionale che, più o meno velatamente, sta attualmente conquistando critica e pubblico: proprio quella giusta collaborazione tra elettronico e analogico che ormai sembra immancabile nelle più recenti produzioni musicali.
I NI NA non sono certo la rivelazione dell’anno: non hanno inventato niente di nuovo, bensì hanno preso quello che c’era e l’hanno miscelato perfettamente e, se fatto nel modo giusto, questo può garantire il vantaggio di un album facilmente e piacevolmente riascoltabile all’infinito. Si tratta di un album synth pop che ci parla ogni volta in un tono diverso, quasi come se a parlare non fossero sempre gli stessi artisti.
Per quanto i due ragazzi ferraresi si siano fatti le ossa sui palchi della new wave e della più generica underground americana, le influenze sembrano tutt’altre, da rintracciare invece sia nel sound di fine secolo scorso, ma anche nel big beat e nella club più recente. Molti brani ricorderanno XX, Disclosure ed altri artisti contemporanei. Ma attenzione a non farsi condizionare da questo, perché i Ni NA sono degli interpreti capacissimi e i loro brani dimostrano una personalità forte e demarcata.
Tra i brani migliori che meritano di essere citati sicuramente la title track Only Ghost, Cheesecake che all’interno dell’album è una sorpresa disorientante quanto piacevole, e la morbida Lonely Streets. Ma sono soprattutto i due featuring ad emergere particolarmente nell’ascolto dell’album: il primo con Naif Herin, cantautrice valdostana, nel brano, già singolo e video, Amy, e Clelia Antolini, voce dei DoRobot, in True Romance. Entrambe le tracce sono due piccole perle.
Come album di esordio, i NI NA si presentano con un sound fresco per la scena italiana, capace di conquistare per il continuo rinnovarsi, senza mai sembrare artificioso ma sempre piacevole. Difficile rimanere freddi di fronte a un album simile!
Davide Cuccurugnani