“Mi sono innamorato di sua figlia” è il primo singolo estratto dall’Ep di Alessandro tarallo, Noi collegati, in uscita il 6 marzo.
“Mi sono innamorato di sua figlia” è un racconto autobiografico dell’incontro immaginario con la madre della ragazza che l’artista amava. Un affronto per smascherare i suoi giudizi riguardo l’aspetto estetico del cantante e la sua volontà ad allontanarlo dalla figlia. Tarallo sfida a ritmo di basso elettrico e a testa alta i giudizi superficiali ed estetici che spingono la donna a volerlo allontanare dalla figlia.
Noi collegati celebra l’amore, o meglio quell’attrazione incontrollabile che, in profondità, genera paura dell’altro.
Il disco di Tarallo parla di un’inversione di prospettiva, di un miracolo che solo l’amore può realizzare quando attraverso gli occhi del partner ti aiuta a capire che i rapporti non sono altro che lo specchio del nostro inconscio. Una potente connessione con la nostra più profonda oscurità dove le paure e i condizionamenti che negli anni abbiamo represso vengono portati alla luce per mezzo di un affascinante e inspiegabile meccanismo. Per cercare di dare forma a tale meccanismo l’autore si affida al linguaggio visivo, creando un illustrazione per ogni brano composto.
ALESSANDRO TARALLO
Alessandro Tarallo è un cantautore e artista visivo. Il processo creativo delle sue canzoni è caratterizzato da una forte simbologia che viene rappresentata con immagini e animazioni per integrare la comunicazione delle canzoni.
I brani sono sia il frutto che lo strumento di una ricerca interiore il cui obiettivo è quello di sondare e portare alla luce le zone di noi che nascondiamo a noi stessi, perchè non accettate.
Tarallo è cresciuto con due fratelli maggiori in una sorta di “bolla” che lo proteggeva dal mondo esterno ma che allo stesso tempo stimolava la sua creatività.
Le influenze musicali che filtravano erano erano per la maggioranza di musica italiana pop e cantautorale.
Fin dall’adolescenza si dedica alla scrittura di canzoni, che nel tempo ha sentito la necessità di far maturare aprendosi a nuove influenze, suonando in rock cover band chitarra e basso, e ascoltando musica indipendente.
Nel 2013 è iniziata la collaborazione con Paolo Fattorini c
he ha seguito la produzione artistica dei suoi brani. L’anno successivo ha partecipato ad Area San Remo qualificandosi tra i 40 finalisti e ricevendo complimenti per l’originalità del brano “Mi sono innamorato di sua figlia” da Mogol, Roby Facchinetti e Giusy Ferreri presenti in giuria.
Nel 2015 ha partecipato, suonando il basso, all’emozionante iniziativa Guinness del Rockin1000 nella quale una band di 1000 musicisti ha interpretato la canzone Learn to Fly dei Foo Fighters.
Nel 2016 è terminata la produzione dell’ Ep dal titolo “Noi collegati”, composto da otto brani di cui due accordati a 432 hertz, caratterizzato dalla simbiosi tra i suoni graffianti e decisi con armonie più eteree. I brani trattano le dinamiche amorose a specchio, i limiti del nostro inconscio e la liberazione attraverso la ricerca tra le proprie radici.
I brani sono sia il frutto che lo strumento di una ricerca interiore il cui obiettivo è quello di sondare e portare alla luce le zone di noi che nascondiamo a noi stessi, perchè non accettate.
Tarallo è cresciuto con due fratelli maggiori in una sorta di “bolla” che lo proteggeva dal mondo esterno ma che allo stesso tempo stimolava la sua creatività.
Le influenze musicali che filtravano erano erano per la maggioranza di musica italiana pop e cantautorale.
Fin dall’adolescenza si dedica alla scrittura di canzoni, che nel tempo ha sentito la necessità di far maturare aprendosi a nuove influenze, suonando in rock cover band chitarra e basso, e ascoltando musica indipendente.
Nel 2013 è iniziata la collaborazione con Paolo Fattorini c

Nel 2015 ha partecipato, suonando il basso, all’emozionante iniziativa Guinness del Rockin1000 nella quale una band di 1000 musicisti ha interpretato la canzone Learn to Fly dei Foo Fighters.
Nel 2016 è terminata la produzione dell’ Ep dal titolo “Noi collegati”, composto da otto brani di cui due accordati a 432 hertz, caratterizzato dalla simbiosi tra i suoni graffianti e decisi con armonie più eteree. I brani trattano le dinamiche amorose a specchio, i limiti del nostro inconscio e la liberazione attraverso la ricerca tra le proprie radici.