Di gruppi italiani che riescono a farsi strada all’estero non ce ne sono tantissimi, e noi abbiamo avuto l’opportunità di fare due chiacchiere con Alessandro Montemagno, chitarrista e cantante dei Big Mountain County, che ci ha raccontato dei progetti presenti e futuri della band che in estate sarà impegnata in alcuni festival europei tra cui il prestigiosissimo Sziget.
-“Sziget Festival, un sogno per molti, una realtà per i Big Mountain County. Come è arrivata la possibilità di prendere parte a questa manifestazione?”
– “Due anni fa, e per due anni di fila, come moltissime altre band abbiamo inviato il nostro materiale per la partecipazione allo Sziget, senza ottenere mai alcun risultato. Nel frattempo abbiamo avuto molti impegni europei, con varie tournée e alcune recensioni positive che sono uscite, e siamo riusciti a far conoscere anche fuori dallo “stivale” la nostra musica. Qualche mese fa ci è arrivata una mail da Sziget Italia, chiedendoci di partecipare al festival, proprio quest’anno che avevamo deciso di non inviare la richiesta di partecipazione, i casi della vita (ride ndr). Il 13 Agosto quindi saremo sul palco di Sziget Italia finalmente! Oltre a questo, c’è stata una bellissima serata al Quirinetta, per presentare al pubblico proprio gli artisti che prenderanno parte al festival, ed è stato un concerto incredibile, dove ci siamo esibiti insieme a Orson e Moseek. Noi suoniamo piuttosto poco a Roma, per una questione di scelte artistiche, e quindi quando ci suoniamo riusciamo ad attirare l’attenzione del pubblico interessato. Oltre allo Sziget quest’estate prenderemo parte anche al Binic Folk Blues festival in Francia, che sarà accompagnato da un mini-tour francese, e il 30 Giugno al FingersUp festival in Repubblica Ceca, dove saremo l’unica band Italiana, e anzi, abbastanza curioso, l’unica band “non ceca”. Dopo questi tre festival cominceremo finalmente a registrare il nostro nuovo album a cui stiamo lavorando da un anno.”
– “Nel vostro passato più recente c’è uno spalti EP con i Lame, da dove nasce l’idea di condividere un vinile con un’altra band?”
– “Abbiamo avuto la possibilità di avviare questa collaborazione con i Lame, tramite la nostra etichetta, ed è stato il giusto pretesto per lanciare il nostro ultimo singolo “Fun Fun Boogie” che ci ha aperto le porte a moltissime situazioni nuove, come MTV e Radio Rock. Insomma ci ha permesso un po’ di uscire dal panorama underground e guardare un po’ più in là.
Lo split comunque è una cosa bellissima, ti permette di raccontare un genere attraverso il sound di due band che interpretano lo stesso stile con connotati differenti. Inoltre ti dà la possibilità di unire le forze per la promozione del prodotto stesso, cosa che non fa mai male!”
– “Molte band italiane hanno un background artistico tipicamente inglese/americano come voi, e trovano poco spazio nel panorama musicale proprio a causa della lingua con la quale hanno deciso di dare parola alle loro canzoni. Come sono riusciti i Big Mountain County a superare quello che da molti qui in Italia è considerato un limite e a trovare la strada dell’Europa?”
“Si, è difficilissimo emergere in Italia, soprattutto cantando in Inglese e proponendo sonorità che qui nel nostro paese non vanno per la maggiore. Noi facciamo musica psichedelica, che nel mondo sta vivendo un periodo di grande abbondanza artistica: chi con l’elettronica, chi con altri generi, molte band hanno riportato in voga questo genere. In Italia ci sono delle band che come noi hanno colto questo ritorno di fiamma, ma il pubblico sembra poco ricettivo al riguardo. Anche nei festival nostrani quasi mai trovi gruppi che facciano psichedelia. E’ meno difficile a mio avviso provare a trovare una strada all’estero. Noi abbiamo cominciato programmandoci i concerti europei da soli, e poi, con il passare degli anni, abbiamo investito sulla nostra immagine in Europa, attraverso uffici stampa e promoter, riuscendo ad ottenere una migliore organizzazione e un maggior numero di appuntamenti live. Noi, credo anche e soprattutto grazie all’esperienza che abbiamo accumulato all’estero, siamo riusciti a crearci un nostro pubblico in Italia, ottenendo anche diverse gratificazioni e riconoscimenti dal nostro pese (i Big Mountain County sono stati l’Arezzo wave band 2014 ndr). E’ una cosa credo anche piuttosto naturale, abbiamo acceso l’attenzione dei promoter nostrani proprio grazie ai successi all’estero. Inoltre siamo una band che non porta sul palco spettacoli esclusivamente psichedelici, ma tocchiamo anche il Rock, il Blues, il Punk, riuscendo così ad abbracciare un pubblico più vasto”.
Francesco Pepe