Forse si affronta bene il futuro ripartendo da dove ci si era lasciati. E forse la sensazione è questa quando scorrendo il nuovo disco dei DUB ALL SENSE ritrovo “HAFFI BUN” in un remix firmato da Mr.Williamz. Ritrovo quel reggae e quel sapore jamaicano, elettronica dub di pregio ma anche tante soluzioni fin troppo radiofoniche. Si intitola “BRO”, fratellanza e comunione e si fa opera sociale e si cerca di condividere messaggi importanti per il futuro delle nuove generazioni. Lo fa il collettivo che da questo nuovo lavoro lancia il singolo “Babilonia” – prima traccia del disco – lasciata anche in pasto a Zulù dei 99 Posse e Treble Lu Professore. Ma questi sono solo alcuni di tutti gli ospiti presenti. Come se il tutto vivesse in un limbo senza patria e senza religione…e senza colori politici di sorta.
Il nuovo disco dei Dub All Sense. Rivoluzione o evoluzione?
La rivoluzione la mettiamo in ogni traccia che facciamo, dal primo album a quest’ultimo. Sull’evoluzione ci stiamo ancora lavorando…
Le mille facce del collettivo: come si fa la scelta? Chi dentro e chi fuori?
Non decidiamo chi va messo fuori. Quando realizziamo una traccia pensiamo direttamente a chi potrebbe dare voce ai nostri pensieri e alle nostre idee. Tutto nasce o da una vecchia amicizia o da una grande stima…o come per tutti da un enorme rispetto! Questo è il senso di BRo in fondo…
Ci sono artisti del collettivo che condividono poco la vostra linea ma che invece sono nomi importanti artisticamente per cui è stato vincente sceglierli?
Tutti i singer che hanno collaborato con noi condividono a pieno la nostra linea .. sia musicale che sociale. Probabilmente ci sono meno connessioni evidenti con i nomi che voluto dare il loro contributo alla memoria di Carlo Giuliani e Renato Biagetti. Ma anche in quel caso non c’è stato nessun pensiero vincente o perdente ma solo la voglia di omaggiate la memoria di 2 ragazzi e ricordare di non dimenticare ciò che è successo.
Quanta Napoli c’è dietro tutto questo Dub Americano?
Beh più che Dub Americano direi Dub Anglosassone! Dal secondo album in poi abbiamo preso molta ispirazione dal dub di stampo anglosassone, dallo stepper tipico inglese fino all’elettronica di nuova generazione. Dubstep o trip hop…direi che c’è poco di Americano…ovviamente se per Americano si intende la Jamaica beh le radici non si possono dimenticare. Le nostre sono quelle partenopee e in ogni traccia c’è sempre un po di Napoli. La definizione di appartenenza per noi è molto ampia! Napoli è ovunque, nella musica come in ogni angolo di questo mondo!
“Babilonia”. Per non dimenticare. La memoria è in crisi?
Crediamo proprio di si. La cultura tra i giovani ha subito una gravissima battuta d’arresto, la nuova generazione ha perso l’interesse nell’informarsi. Oggi è l’informazione che assale il giovane e non viceversa come dovrebbe essere!!! L’informazione decide cosa devi sapere! Prima l’informazione te la dovevi andare a cercare, dovevi capire cosa era buono e cosa no, dovevi scavare nel passato per comprendere il futuro…oggi sono altri che decidono per noi e i giovani hanno perso l’interesse nel confronto e nel ricordo. La memoria è una ricchezza che va custodita…
Angelo Rattenni