Erano mesi che aspettavamo questa data… Dopo la splendida e divertente intervista video che abbiamo potuto realizzare il 17 ottobre 2014 in occasione dell’uscita di Earth Hotel, l’ultima opera di Paolo Benvegnù, le aspettative erano tante. Ad alimentare i fermenti e la frenetica attesa il calore e l’amore che il pubblico sa esprimere nei suoi confronti, verso il suo carattere irriverente e sensibile unito a una continua e sperimentale ricerca sia artistica che umana. Una persona di cui innamorarsi al primo colpo.
Era stato così in quel caldo pomeriggio di ottobre, e non abbiamo potuto fare altro, da allora, che contare i giorni alla fatidica data di ieri.
Il pubblico romano del BlackOut accoglie gioiosamente l’entrata di Benvegnù e dei suoi fedeli e poliedrici musicisti… ed è subito ENERGIA.
È l’energia che scaturisce dall’Amore, di cui Benvegnù canta in ogni suo pezzo: l’Amore come dualismo tra Bene e Male, Vita e Morte, Dolcezza e Violenza, Ordine e Caos, in una estenuante ricerca di quell’equilibrio che l’Uomo ricerca dal principio della sua esistenza.
Bravissimi tutti i musicisti, che contribuiscono in maniera determinante alla riuscita del live, offrendo uno spettacolo originale caratterizzato da diversi e riusciti scambi di ruolo: Andrea Franchi (batterista) al basso e alla chitarra acustica, il vibrante Guglielmo Gagliano che dalla chitarra passa con carezze decise al violoncello, Luca Baldini che passa dal basso a sedersi alla batteria. Bellissimo gioco di scambi, a ulteriore prova della complessità artistica e tecnica non solo di Paolo ma di ogni singolo componente.
Tra i brani di chiusura del live, la profonda “Una nuova innocenza” e “La schiena”, quest’ultima a “scavare” le ultime gocce di sinergia con il pubblico, prima di riesplodere con un lungo bis che ha coronato la serata a conferma dei ben meritati premi e riconoscimenti che hanno visto protagonisti Paolo Benvegnù e la sua splendida creatura musicale che è Earth Hotel.
Francesca Radicetta & Flavio Talamonti