Domani 25 febbraio esce “big boy”, l’esordio della nuova identità dell’ex progetto Sandra Vesely, diventato ora dada sutra. Il brano, in distribuzione Artist First, è caratterizzato da sonorità ossessive e disturbanti, che si ispirano ad artisti come Nick Cave e PJ Harvey. La canzone, che suona come uno schiaffo in faccia, usa l’immagine della violenza sessuale, riuscendo a renderla anche nella parte strettamente musicale, nata dall’improvvisazione con Vincenzo Parisi. “Buonanotte, Miss Greenlee” era il titolo dato al brano prima di arrivare a quello definitivo, quando ancora non aveva un testo.
«“big boy” è la caricatura di uno stupratore, la caricatura di una vittima – un gioco su qualcosa di serissimo e, più che una condanna, una risposta. È la dualità di un male resa personaggio fittizio e grottesco, un essere mitologico: ma di una mitologia acida, urbana, sotterranea. Sono immagini legate a una violenza sessuale che però è insinuata, non dichiarata, possiamo averla subita oppure no – ma è comunque onnipresente nella cultura in cui viviamo, legata alle stesse idee che abbiamo di maschile e femminile».
dada sutra è un progetto che nasce a Milano per idea della bassista e cantante Caterina Dolci. “big boy” è il suo primo singolo, che anticipa l’EP che uscirà in primavera. Dolci ha curato anche le grafiche dell’intero progetto, che unisce sonorità post-punk ad atmosfere oniriche. A lavorare con lei il pianista Vincenzo Parisi, il produttore Giacomo Carlone e il percussionista Lorenzo D’Erasmo.