Disorder: ad Eboli il Festival delle Culture Indipendenti

Chi più chi meno, per un motivo o per l’altro, attendiamo tutti l’estate. Più o meno da quando abbiamo associato il suo sopraggiungere alla chiusura delle scuole, per tanti, anche per chi non vuole ammetterlo barricandosi dietro il disprezzo della temperatura, l’estate resta “La Stagione”.

Per noi musica-dipendenti, l’estate è soprattutto tempo di festival e grandi concerti ed in tutto lo Stivale ce ne sono in abbondanza. Restando nell’ambito che è anche il nostro, di quella musica che non possiamo ne vogliamo più chiamare indie ma che non riusciamo nemmeno più a definire alternativa, mentre cerchiamo invano di trovare una nuova identificazione che a dire il vero, serve ed interessa a pochi, giriamo da nord a sud partecipando da appassionati ed addetti ai lavori ad una grande quantità di festival. Tutti ugualmente interessanti, tutti ugualmente belli, tutti ugualmente suggestivi a seconda della cornice che li ospita. Sempre più spesso però, interessanti, belli e suggestivi, ma anche tutti ugualmente… uguali.

Per carità, a noi, a me almeno, che di certi artisti mi innamoro e li seguo nei live anche a distanza ravvicinata, piace così. Però è innegabile che spesso si avverta anche voglia di diverso, di alternativo davvero, per rompere un binario di appagamento che può diventare monotono, e per sorprendersi scoprendo che al mondo esiste anche altro e che quell’altro, ci piace.

E’ il caso di un festival in programma ad Eboli, in provincia di Salerno (si, quella del romanzo di Levi e del film di Rosi), giunto ormai alla sua ottava edizione, in programma dall’8 all’11 di agosto nel suggestivo scenario dell’Arena Sant’Antonio, nel fulcro del centro storico di Eboli.

Si chiama Disorder e si presenta come “festival delle culture indipendenti”. E’ il frutto di otto anni di duro impegno e lavoro da parte dell’Associazione Macrostudio che ogni anno propone una rassegna di discipline artistiche e culturali sempre più originale, sperimentale ed underground.

Tema e filo conduttore di questa ottava edizione è “Il tempo”. Al concetto di “tempo” il Disorder ha scelto di riservare uno speciale contest di illustrazioni e la possibilità di esposizione nel corso dell’evento per le opere selezionate. Mentre in ambito musicale il contest Altrarea ha selezionato alcuni dei producer, dj e sound designer che si esibiranno nell’area dedicata alle performance techno ed elettroniche.

Tra le novità di questa edizione anche il patrocinio del Giffoni Experience. Il festival del cinema per ragazzi si è reso difatti selezionatore dei cortometraggi e dei videotape che verranno proiettati nel corso delle quattro serate.

Ventiquattro tra band, dj, producer e sound designer si alterneranno nei due palchi (Arena e Altrarea) dell’Arena Sant’Antonio di Eboli. Una line up curata nei minimi dettagli con particolare predilezione per l’originalità, l’emergenza e le meraviglie nascoste offerte dal sottobosco musicale dello scenario italiano ed europeo.
Realtà nuove ed emergenti si alterneranno ad artisti e band più consolidate ed affermate come De Leo, Uzeda, Fathermurphy, New Candys, Indianaizer, C+C=Maxigross e Julies Aricut.
Esempio lampante di come Disorder si sforzi di portare avanti un concetto alto e ricercato di musica, e più in generale di arte, dando valore solo ed esclusivamente alle componenti qualitative ed artistiche.

Stesso concetto valido per l’immancabile salotto editoriale che intratterrà il pubblico nella parte iniziale delle quattro sere, con due scrittori, Massimo Zamboni (CCCP) e Andrea Pomella (tra i dodici candidati al Premio Strega 2018), e due illustratori Davide Lucchesi ed Emanuele Rosso.