– di Giacomo Daneluzzo –
“E non soffrire più,
ché in fondo forse c’è,
al di là di Gibilterra,
un indaco mare”
Così si conclude Indaco dei Baustelle (2010). Ed è il penultimo verso che ispira Gian Marco “Jimmy” Massari, in arte (!) In Arte Gibilterra, nella scelta dello pseudonimo con cui pubblicare Porno & rancori, l’esordio uscito lo scorso 10 maggio per Limonata Dischi.
Jimmy ha realizzato un disco da cui emerge il desiderio di raccontare ma soprattutto di raccontarsi, oltre che di giocare e sperimentare con sonorità pop ed elettroniche (anche grazie al particolare timbro dato dalla produzione di Andrea “Fox” Della Volpe, che ha lavorato a tutte le tracce tranne Madagascar, che porta la firma di Andrea Iannone).
Anche grazie a una tecnica vocale parecchio versatile (dallo pseudo-Bennato di Cornice alle melodie più ritmiche e allucinate dall’AutoTune di Ex dogana), In Arte Gibilterra dà a ogni traccia un sapore particolare, che sicuramente ha in sé quel fondo di malinconia tipico del “nuovo pop”, ma riletto e interpretato dai testi in un immaginario più individuale, più suo: il cantautore romano ci parla di solitudine, di rapporti che cambiano, di evasione, ma lo fa in modo quasi fisico, con sigarette, alcolici, sesso, stralci di conversazione, insomma, immagini molto concrete.
Si tratta di una modalità di narrazione piuttosto originale ed efficace, che lascia sicuramente un grande spazio alla musica, caratterizzata da felici esperimenti sonori. I. A. Gibilterra inizia la sua avventura discografica facendo centro su più livelli, mettendo in chiaro la sua volontà di non rinunciare alla libertà di espressione ma soprattutto di esplorarsi in un’attitudine e un’estetica dei testi provocatorie – come d’altra parte si era visto fin da subito con il video del singolo d’esordio Cornice, in cui sono ripresi vari paesaggi di Napoli con la costante presenza di un fondoschiena femminile.