Tommaso Paradiso (Thegiornalisti)
Live acustico Monk Roma 15.01.2016
Il Monk Club di Roma registra un tutto esaurito per la tappa del “Dentro il Paradiso Tour” che vede protagonista indiscusso la voce dei Thegiornalisti, Tommaso Paradiso. Romano DOC, gioca in casa, riuscendo a stabilire fin da subito, nonostante un ritardo nell’inizio del live giustificato dalla coda al botteghino.
Un look alla Lucio Dalla e un modo di stare sul palco che ammicca al veterano Antonello Venditti: è questo il dna di Paradiso che solo con chitarra e pianoforte intrattiene il pubblico per un’ora e poco più. Tra divagazioni e dichiarazioni spudorate di plagio, ora agli Strokes ora allo stesso Venditti, il cantante durante il concerto trasformatosi in one man show racconta la genesi dei brani dell’ultimo album “Fuoricampo” che molto successo ha riscosso in tutta Italia, portando la band in giro con un lungo tour e arrivando a toccare le vette delle classifiche, definendoli quasi “mainstream”.
“Insonnia”, “Mare Balotelli”, “Proteggi questo tuo ragazzo” e ancora “Fine dell’estate” e tutte le altre hit vengono cantate, quasi recitate, da un Paradiso emozionato ma al tempo stesso totalmente calato nella parte del mattatore semi serio. A trascinare il pubblico affezionato e catturato dall’atmosfera fancazzista e leggera anche perle del passato come “Io non esisto” che vengono cantate a squarciagola da tutti, chi seduto su un divanetto, chi posizionato per terra sotto il palco come un “live intimo” comanda.
Indiscusse le doti canore di Paradiso che se fosse più Paradiso riuscirebbe a conquistare fette di pubblico ben più vasto di quello di giovani hipster o classifiche di musica indipendente. Per i veri fan dei Thegiornalisti il Dentro il Paradiso tour è un modo per sorridere e passare una bella serata in compagnia del proprio beniamino, domandandosi “C’è o ci fa?” quando perde il plettro o stacca la presa della chitarra… inavvertitamente. La musica dei Thegiornalisti è altro, merita di essere ascoltato nel pieno delle sue forze e della sua interezza: per i delusi del giorno dopo resta Spotify e la speranza del prossimo vero concerto in cui si riderà un pò meno, ma si canterà di più, per fortuna.
Francesca Ceccarelli