– di Roberto Callipari –
Il 9 giugno è uscito il nuovo EP di Ethan, giovane artista italo brasiliano già noto per le sue numerose collaborazioni con diversi brand di moda. Il lavoro, intitolato “GIOVANE CUORE”, è una raccolta di sei brani che raccontano la vita e i tormenti di un giovane artista di venticinque anni, portandoci nel profondo di un ragazzo che ha grande voglia di sperimentare e tutti i mezzi per farlo.
L’opera, uscita con Carosello Records, si muove fra suoni dance ed elettropop, con sfumature r&b e nu soul (in una maniera tutta italiana), portandoci nell’intimo e nell’immaginario dell’artista che va oltre il semplice media musicale, considerato anche tutto il lavoro che svolge sui social quanto in manifestazioni come il Pride, portando avanti una campagna di sensibilizzazione ed educazione a favore della comunità LGBTQ+.
Non solo musica, quindi, ma tanti contenuti, come quelli dell’EP, “GIOVANE CUORE” dove, su tappeti musicali intessuti dal collettivo JAKCLEG – oltre alle coproduzioni di Artu10000000, trovano spazio storie d’amore romantico ma anche fraterno, affianco a storie più introspettive, autobiografiche, che disegnano la personalità del giovane artista meglio di come potrebbe fare con mille altre parole. Menzione d’onore e tutta speciale per NOITE E DIA, penultima traccia dell’EP in cui Ethan si riavvicina alle sue radici sudamericane, cantando una bossa nova nella lingua che più le si addice, che più le appartiene: il portoghese.
Il lavoro è certo di ottima fattura, ma manca, forse, qualcosa. Assieme a momenti più ispirati, dal punto di vista melodico e ritmico, coesistono delle cose che avrebbero avuto bisogno di un maggiore approfondimento, una maggiore chiarezza, magari dal punto di vista delle liriche, non sempre veramente intelligibili, ma che si rendono più facilmente comprensibili solo nel momento in cui gli si dedica molta attenzione. Potrebbe essere una tattica, un’idea per portare ad un ascolto più attento, ma è un’arma a doppio taglio che rischia di “stancare” l’orecchio, ed è un peccato.
La dinamica è comunque buona, l’EP è sicuramente ben prodotto, e va in quella direzione della musica che, ad oggi, sembra quasi essere dimenticata, almeno in molti ambienti della scena nazionale: portare un messaggio. Questa è la vera missione di Ethan, che si perde comunque poco in chiacchiere, dedicando ognuno dei canali e dei mezzi a disposizione per raccontare qualcosa che dovrebbe già essere scontato, accettato, ma che ancora, troppo spesso, pone alcune persone di fronte a montagne che sembrano davvero insormontabili.
ETHAN è un artista italo brasiliano che si avvicina alla musica grazie ai suoi genitori.
A 18 anni approda a Roma, all’officina Pasolini di Tosca, per poi spostarsi alla Jam Academy di Lucca. Artista dal timbro potente e limpido, sfrutta la sua vocalità per portare messaggi, oltre che per intrattenere.
Nel corso del tempo crea un rapporto fra voce e corpo bello, intenso, quanto complicato, che lo porterà a studiare se stesso per andare oltre alla classica immagine di uomo dipinta da questa società.
Sicuramente degno di nota e meritevole, in linea con il suo impegno nel mondo queer, ha preso parte a diverse manifestazioni atte a celebrare il Pride month in tutta Italia, a dimostrazione del fatto che ETHAN è un artista che sa metterci la faccia, nel lavoro quanto nella vita.