– di Martina Rossato –
La voce di Edda incontra le sonorità di Gianni Maroccolo in “Illusion”, il sesto album del cantautore milanese. Questo disco, uscito per Al-Kemi Records/Ala Bianca in distribuzione Warner/Fuga, rappresenta un nuovo viaggio artistico, che si discosta dalla sua ultima uscita: Edda indossa ora abiti nuovi, cuciti con maestria dalla produzione artistica di Gianni Maroccolo, una delle più importanti figure del rock italiano.
Dopo aver suonato il 19 ottobre al Monk di Roma e il 20 al Locomotiv di Bologna, Edda è ancora in tour. Nel frattempo, gli ho fatto qualche domanda sul suo viaggio dalla sua prima pubblicazione “Semper biot” ad oggi.
“Illusion” è il tuo sesto album. Come sei cambiato nel corso di questi anni?
Se ben ricordo il primo album era “Semper biot”, “Illusion” è la sua versione elettrica: alla fine sono tornato al via senza passare dalla prigione.
Scrivo canzoni non si sa perché. Alcune mi vengono raffinate – come “Trema” – che poi se vai a vedere anche nel primo album c’è “Suorina”, che appartiene allo stesso filone. Ma mentre le canzoni le faccio io, gli arrangiamenti no. Quindi se mai sono cambiati solo questi ultimi; io parto dalla canzone e lì mi fermo.
Hai definito “allergico” il singolo “Lia”. Cosa intendevi?
Boh, non lo so neanch’io, ma mi sembra una cosa che non c’entra niente con questa canzone. Ma sei sicura che l’ho detto? Ero veramente io? Come ero vestito quel giorno e quanti anni avevo? Comunque mi dissocio [ride, ndr].
Come è andata la collaborazione in studio con Gianni Maroccolo?
Ho visto i sorci verdi per una settimana. Poi per un po’ di mesi è sparito e non volevo importunarlo. Dopo di che mi ha mandato il disco ed è finito tutto a tarallucci e vino. Su tante cose importanti però ho scoperto che la pensiamo allo stesso modo.
Ti seguirà anche in live, a Torino. Come vi state organizzando?
La parola organizzazione non è pervenuta. Qui si vive alla giornata. Però in qualche data suoneremo assieme, che Dio me la mandi buona! Dovrei andare da lui a provare qualche brano, questo è nel programma. Vedremo e lo scopriremo solo vivendo.
Il tour inizia tra pochissimo. Un consiglio a chi vuole venirti a sentire dal vivo? Come pensi ci si dovrebbe avvicinare alla tua musica?
Copritevi che fa freddo e portate le vostre orecchie con voi. Canterò, spero bene ma non lo giuro. Sono un pianista di piano bar che suonerà finché lo vuoi sentire non ti deluderà.
Ho trovato super carina la realizzazione del video di “Lia” in un formato un po’ retrò. Come mai questa scelta?
Ho avuto culo. Il video l’ha girato Nicola Santoro che ha fatto dei video per Moltheni. L’ho conosciuto ad un suo concerto mi ha parlato dell’Islanda, dove ha vissuto. Era molto simpatico e mi ha detto che lì vanno forte le anfetamine. Mi è stato subito simpatico.
Il disco è già uscito: come sta rispondendo il pubblico?
Sembra che piaccia, spero di vincere L’Ambrogino D’Oro che qui a Milano è un premio molto ambito. Marok è stato molto bravo.
05 NOVEMBRE – PISA – LUMIERE
11 NOVEMBRE – DRUSO – BERGAMO
19 NOVEMBRE – MILANO – ARCI BELLEZZA
22 NOVEMBRE – TORINO – OGR
26 NOVEMBRE – DISSONANZE – BARINOSSI (SA)
10 DICEMBRE – TEATRO SECCI – TERNI