Si dimostra coerente e conferma le aspettative anche evolvendole in modo elegante. Edoardo Chiesa giunge ad un nuovo disco dal titolo “A quello che vedo non credo per niente” uscito per la cordata L’Alienogatto/Gaina Records/LapopEdizioni, edito da RadioCoop. Qualcuno potrebbe storcere il naso nel non trovare grosse novità. Io sinceramente credo sia la dimostrazione di una personalità che invece solidifica quel che ha dimostrato in questa ancor breve carriera. E la sua penna, se vogliamo ancor più affilata, sa bene come giocare con le visioni e le allegorie: facili, immediate, popolari e decisamente efficaci.
Bentornato in pista. Canzoni dalla pandemia potremmo intitolare questo disco… vero?
In un certo senso sì, perché si tratta quasi totalmente di canzoni scritte in quel periodo di stasi forzata in cui ci siamo trovati non molto tempo fa. Sarebbe stato un bel titolo comunque 🙂
Che tempo è stato per te quello? Per fortuna ci sono state le canzoni…
È stato un tempo spaventoso e bello insieme. Infatti pochi mesi prima della pandemia sono diventato papà per la prima volta e mi sono trovato rinchiuso in casa con la mia famiglia durante i primi mesi della vita di mia figlia. Penso di essere stato molto fortunato in questo senso. Nonostante la paura e l’incertezza ho potuto godere appieno di alcuni momenti di vita che altrimenti per via del lavoro mi sarebbero stati negati. Quindi la pandemia, in un certo senso, mi ha regalato anche qualcosa di bellissimo.
E posso dirti però, in questa chiave di lettura, non ho trovato molta urgenza di luce e di evasione… anzi… è un disco che sembra assai poco contestualizzato al tempo della reclusione…
Sono d’accordo, difatti non ho mai scritto e suonato con l’intento di raccontare quel preciso momento. A me le canzoni, più che per descrivere, piace usarle per suscitare emozioni, sognare e far sognare, evadere, riflettere. In più aggiungici che mi stavo godendo a pieno la paternità per cui ,nonostante tutto, quello della pandemia è stato un momento di sensazioni positive che mi hanno portato a scrivere e hanno sicuramente influenzato anche il modo di farlo.
Edoardo Chiesa oggi che artista sta diventando? La tua canzone migliore devi ancora scriverla?
Sicuramente sto prendendo sempre più coscienza di quanto la musica sia per me prima di tutto un salvagente. Di quelli che non tutti riescono a trovare nella propria vita. Io l’ho trovato e me lo tengo stretto … anzi, tento di farci salire più persone possibili. Sulla seconda domanda non ti so rispondere, ma penso che le canzoni davvero buone si riconoscano in un attimo e siano perle rare. Oltre al mestiere ci va’ un po’ di magia, e quella non sempre la si riesce a raggiungere.
Domanda filosofica. Se non credi a quel che vedi… come vedi la vita allora?
Credo che ci si debba ricordare più spesso di ascoltare e di fidarsi di ciò che si prova oltre a ciò che si vede. Non è un discorso esoterico il mio, ma ritengo che le sensazioni di “pancia” siano spesso sottovalutate solo perché il modello di vita che abbiamo adottato non ci permette di avere il tempo per ascoltare noi stessi. Andiamo diretti alla soluzione più facile, ovvia, in vista. Ascoltare la voce interiore, capire noi stessi e ciò che proviamo penso sia la chiave migliore per poter capire il mondo.