– di Assunta Urbano –
Ve li ricordate gli abbracci? Nell’ultimo anno e mezzo sono diventati una delle cose che abbiamo eliminato dalle nostre abitudini. All’inizio pensavamo fosse quasi un bene, insieme ai fastidiosi bacetti sulle guance. Adesso, forse, iniziamo a sentirne la mancanza.
Tra i tanti non luoghi in cui cerchiamo braccia da stringere, metaforicamente, ci sono le canzoni. In questa mia ricerca di affetto musicale mi sono imbattuta negli Amore Psiche.
La band nasce a Milano nel 2018 dall’incontro tra Daniela Grigioni, alla voce e ai synth, Carmelo Mutalipassi, alle chitarre, ed in un secondo momento anche Fabrizio Carriero, alla batteria.
Venerdì 24 settembre, dopo i primi singoli pubblicati – “Mostrati fiera”, “Dolce illusione” e “Scoprire”– esce il disco d’esordio Scoprire. L’album è stato registrato e mixato tra giugno e dicembre 2020, presso il Casamedusa Studio del capoluogo lombardo, con la supervisione di Francesco Campanozzi. Proprio di questo lavoro abbiamo parlato direttamente con il gruppo che ha dato vita agli undici brani.
Venerdì 24 settembre, esce il disco d’esordio del progetto Amore Psiche, intitolato Scoprire. Catapultateci nel vostro universo musicale e raccontateci di questo lavoro.
Siamo amanti della musica psichedelica, del post punk, del jazz e di tutta la musica. Potremmo esprimerci con altri generi musicali, ma il nostro stato d’animo in questo momento è affine al folk-rock perché ci sentiamo più vicini alla natura, ne abbiamo assoluto bisogno. Dopo anni vissuti a perlustrare le metropoli, il profumo di un bosco è quanto di più psichedelico ci sia, è un balsamo per tutte le difficoltà e le contraddizioni della città che pur amiamo. Potremmo dire che il disco è il resoconto di questo passaggio verso la natura e la vita più lenta e profonda.
La sensazione che ho avuto ascoltando l’album, per intero e tutto d’un fiato, è stata quella di essere cullata come un neonato tra le braccia di una persona appena conosciuta. È questa la reazione che cercate nel pubblico? Nel caso sia diversa, che aspettative avete nei confronti degli ascoltatori?
Wow! Che bella immagine, trasmette un’esperienza molto intima di ricongiungimento con l’essenza dei nostri legami umani. È un onore ricevere questo feedback, ma anche una conferma di quello che vogliamo trasmettere. Vorremmo confortare, rivitalizzare, far sentire meno soli, le piante ce lo sussurrano continuamente.
Analizziamo un po’ anche i brani, dal punto di vista testuale. In “Blu intenso” Daniela Grigioni scrive e canta: «La libertà di espressione e la libertà di stampa / non sono mai scontate, dobbiamo difenderle / in particolare chi difende la verità, denuncia un abuso / o un’ingiustizia, non può mai essere unito». Si tratta di una presa di posizione netta, ma cosa significa, per voi, inserire il pensiero personale nel proprio modo di fare musica?
Significa dare forza a un’idea e in questo caso a un ideale: la ricerca della verità. Per quanta “infodemia” (ovvero pandemia di info) ci possa essere, la verità è una conquista, una perla da venerare e proteggere perché sempre minacciata. Dire, accettare, cercare la verità sia nella vita personale che pubblica è prezioso, come il vero amore. L’esempio di Julian Assange è paradigmatico: ha avuto il coraggio di rivelare in WikiLeaks verità scomode riguardo la Guerra in Iraq e altre questioni. Per questo è imprigionato in Inghilterra in un carcere di massima sicurezza. Non se ne parla ed è molto grave.
Nel suo insieme, il disco è ricco di grinta, di desiderio di abbattere gli stereotipi e di voglia di riuscire ad esprimere davvero se stessi. Lo notiamo soprattutto nel singolo “Mostrati fiera”, uscito il 3 settembre. Il gruppo Amore Psiche, nato nel 2018, come considera il mondo musicale italiano? Quali sono i pregi e i difetti di questa realtà?
A proposito di stereotipi e grinta ci sono molti esempi efficaci, come i gruppi delle etichette La Tempesta, Dischi Sotterranei e molti altri. A proposito di riuscire a esprimersi ci sono fattori strutturali che lo rendono difficoltoso, in generale c’è tantissimo da ascoltare ma tendenzialmente ognuno torna dove si sente a casa, al sicuro. Così, si creano realtà sempre uguali, concerti che non destabilizzano. Si potrebbe osare di più, dare spazio a sonorità meno facili ma questo necessita investimenti nella cultura, ascoltatori audaci e al momento gli unici che possono investire sono i nostri neuroni.
E proprio parlando di realtà, in “Scoprire”, la canzone che dà il titolo al vostro esordio, è presente una domanda che vi rigiro. Secondo il modo di vedere degli Amore Psiche, “che cos’è la realtà?”
13.8 miliardi di anni fa l’Universo ha iniziato a espandersi, 4.5 miliardi di anni fa la terra ha preso forma e l’Homo Sapiens ha circa 300 000 anni. Oggi l’intelligenza artificiale è in grado di pensare e agire in modo da duplicare se stessa, ovvero i cyborg saranno in grado di auto-progettarsi e diventeranno nuove forme di vita con cui ci troveremo a convivere. Noi esseri umani pensiamo di essere il centro di tutto ma siamo solo parte del grande oceano che è la vita, questa è la realtà, caleidoscopica, mutevole, vertiginosa e in definitiva meravigliosa. Riuscire a vivere assaporando il dono incredibile di esistere è il desiderio più recondito e potente di ogni essere vivente.
Dall’inizio con il cyborg di “Dolce illusione”, «siamo arrivati alla fine di questa fase» con “Orizzonti”. Nel corso della lavorazione a questi undici brani, cosa avete “scoperto” e cosa, invece, avete ancora da “scoprire”?
Nonostante gli ostacoli e le delusioni, ostacolo dopo ostacolo, zoom dopo zoom, abbiamo scoperto di essere ancora capaci di stupirci, di avere ancora voglia di migliorarci, ricominciare, assaporare la musica da questo momento in poi.