Con un nome che omaggia uno dei padri fondatori della musica elettronica, KARLHEINZ ha trovato il suo spazio personalissimo nella techno minimal. Come infatti l’ispiratore Stockhausen, “l’altro” Karlheinz, il percorso musicale di KARLHEINZ si muove dall’elettronica minimal e abbraccia il mondo della produzione musicale, spinto dalla curiosità e dalla ricerca del “suono”.
Francesco Manu, questo il nome dietro il progetto KARLHEINZ, è infatti un dj e producer, nato e residente a Roma, autore di una “techno fusion”, come da lui chiamata, dal sapore minimal: una miscela di sonorità acide e scure, amalgamate da metriche e ritmicità dinamiche e coinvolgenti. Già per Track Park, divisione di Proceed Records, KARLHEINZ aveva pubblicato un Ep dal titolo “EP 1“, un ipnotico groove techno che ti abbraccia nel suo calore e non ti lascia andare via.
Senza limitarsi a un solo genere o alle influenze tradizionali, KARLHEINZ si affida alla curiosità e all’istinto, lasciandosi ispirare dai ritmi africani o dalle percussioni asiatiche, senza rinunciare agli antichi sapori del blues e del jazz, che lasciano la loro impronta qui e là.
Ma non solo: tra le sue produzioni più recenti troviamo infatti un remix addirittura di Antonio Vivaldi. Definito da KARLHEINZ “il più grande compositore barocco di tutti i tempi”, “Rosso” è un omaggio all'”Inverno” di VIvaldi, realizzato in collaborazione con Haldo DJ, sorta di mentore, partner e amico di KARLHEINZ.
Insieme a Haldo infatti, KARLHEINZ ha dato vita all’HAKA Project, che vede di recente la pubblicazione dell’EP “Shams“, per la prestigiosa label Cafe de Anatolia, sempre all’insegna di una techno intelligente e raffinata.
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