di Linh Vu Thuy.
“Un’estate italiana” è il tour estivo di Marco Cantagalli, in arte Galeffi, cominciato proprio a Roma lo scorso Primo maggio sul palco più famoso d’Italia, quello di Piazza San Giovanni, e che lo impegnerà per tutta l’estate su e giù per tutto lo stivale (in realtà, in questa estate italiana è stata inclusa anche una tappa all’estero, precisamente a Budapest, sul prestigioso palco dello Sziget Festival).
Dopo quel Primo maggio, Galeffi non si è davvero più fermato: Milano, Bologna, Cannaiola (PG), Padova, Parma… la tappa #11 si è tenuta il 3 luglio per uno degli appuntamenti più attesi dell’estate romana, Villa Ada – Roma incontra il mondo.
Il concerto, annunciato per le 21.30, è cominciato un po’ in ritardo, ma ci hanno pensato la chitarra di Mox e il sound elettronico di Diamine a ingannare l’attesa e a scaldare il pubblico.
Alle 22. 45 ha fatto il suo ingresso in scena il nostro beniamino che è esploso sul palco come una bomba con Tazza di te, Puzzle, Tottigol, Pensione e il suo ultimo singolo, Uffa, per poi presentare un brano inedito dal titolo impronunciabile, Mamihlapinatapai, ma che ha anch’esso una forte presa sul pubblico.
Poi uno dei momenti più intimi della serata, Quasi riecheggia per il Parco di Villa Ada e Galeffi rimane solo sul palco con il fidato amico e chitarrista Luigi Winkler e intonerà Candy di Paolo Nutini, Potter/Pedalò e Burattino.
“Adesso basta! Adesso vi facciamo ballare un po’” a queste parole il resto della band rientra sul palco e l’artista mantiene la parola facendo ballare il pubblico con la sua personalissima versione di Pop Porno de’ Il Genio, seguito da due delle sue migliori hit, Polistirolo e Camilla.
Il concerto è agli sgoccioli e arriva uno dei momenti più attesi, l’artista si siede, comincia a suonare la sua tastiera e lascia cantare al pubblico Occhiaie, oggettivamente il suo brano più intenso e più amato.
I fan chiedono il bis e Galeffi lascia scegliere a loro i brani da ricantare; la spuntano Tazza di te e Tottigol.
Mi è piaciuto? Decisamente sì.
Galeffi è indubbiamente uno degli artisti più chiaccherati del momento, quest’inverno uno dei quesiti più gettonati era “Galeffi merita o no tutta questa attenzione?”.
La mia risposta è di nuovo “Decisamente sì”: i suoi testi raccontano un mondo semplice fatto di calcio, musica e amore che arriva in maniera diretta ed immediata al cuore dell’ascoltatore, il sound è fresco ed orecchiabile e lui è perfettamente in grado di “tenere il palco”, facendo sentire il pubblico parte dello show.