>> Opera prima per il cantautore laziale Matteo Cappella che pubblica un “concept album” (o “context album” come da sua definizione) di otto brani per otto quartieri dello “spirito metropolitano”. Metropolia è difatti una mappatura psicologica musicata, un viaggio attraverso otto differenti zone abitative dell’anima, sonorizzato da un blues pop macchiato di jazz e world music, cantato in italiano e suonato in maniera impeccabile dai sei membri del progetto. Un disco dalle influenze folk ma dalla struttura “arlecchiniana” che svicola tra l’aeroporto di Bea fino alla spiaggia di Oscillo, dal centro storico di Urbi et Orbi per arrivare al quartiere arcipelago di Isola, dalla zona cimiteriale di Mai per concludersi nostalgicamente nel luogo del disincanto di Vola Via.
>> Provengono da Torino i My Amy Vice, già precedentemente in attività come Dentro Marylin, chiaramente cover band degli Afterhours, come un po’ si evince anche dal primo Ep dato alla luce il 15 Novembre, dal titolo Sensi Sensei. Un mini album di tre brani cosparsi di pop rock melodico che va a pescare nel sound anni novanta del cantautorato italiano.
>> Figli degli anni Novanta in un’accezione ben più rock sono invece i Qsemu (ex Cherosene), formazione siciliana che pubblica il 30 Novembre il primo lavoro di lunga durata che concentra al suo interno tutte le precedenti influenze post rock per farne un disco quasi psych rock, anche in questo caso una sorta di concept album cantato in italiano ma di chiara influenza americana. Otto tracce registrate live in studio che in alcuni casi (vedi Distosauro), si spalmano in lunghe cavalcate di sporco blues e chitarre graffianti. Il progetto Qsemu appare più come un esperimento per la formazione siciliana che di sicuro ha scelto di prendere grande distacco dalle richieste del mercato odierno.