Indiesfiga #6 di Federico Guglielmi | Quando era sfiga vera

“Interpretati con voce sgraziata/lamentosa e piacevolmente bizzarri nel loro minimalismo in chiave lo-fi peraltro ricco di estro, i nove episodi (compresa bonus track) dell’album vantano testi in linea con la surrealtà dell’approccio generale: volendo tracciare qualche coordinata in più, si potrebbe parlare di pop-folk sgangherato e stranito, attitudinalmente e stilisticamente mediano fra Tricarico e il primo Bugo”. Così scrivevo…

“Critico è, chi il critico fa” alias: riflessioni pesanti spacciate per buoni propositi d’inizio anno

 – di Lucia Santarelli – Stiamo ancora festeggiando l’inizio del 2019 per non fare più i conti con l’anno appena trascorso e poi, in fondo, per accantonare il fastidioso periodo di bilanci. Amici, però mi sembra che di bilance ci sia veramente bisogno per misurare parole, suoni, contesti e circostanze; che vengano calibrate secondo il…

La PEPESTROJKA di Pepe Carpitella | Rubrica

>> Opera prima per il cantautore laziale Matteo Cappella che pubblica un “concept album” (o “context album” come da sua definizione) di otto brani per otto quartieri dello “spirito metropolitano”. Metropolia è difatti una mappatura psicologica musicata, un viaggio attraverso otto differenti zone abitative dell’anima, sonorizzato da un blues pop macchiato di jazz e world music, cantato in italiano e…

Indiesfiga #5 di Federico Guglielmi | All’origine dell’indiesfiga

– di Federico Guglielmi –   Dopo quattro puntate sui prodromi del fenomeno, nelle quali ho tracciato una sorta di cronologia culminata con alcune considerazioni sulla crucialità del MI AMI nel processo che ha condotto alla metamorfosi dell’indie in indiesfiga (quasi come nella de-evolution teorizzata illo tempore dai geniali Devo), è arrivato il momento di illustrare meglio cosa si intenda…

Indiesfiega #4 di Federico Guglielmi | il MI AMI

Il processo che da “Indie” ha condotto a “Indiesfiga” non ha avuto come detonatore solo l’attività di alcuni artisti che facevano il loro e certo non potevano prevederne i tragici sviluppi. Occorreva un vessillo-stendardo-gonfalone sotto il quale raccogliere quanti di sfiga erano portatori sani e di solito inconsapevoli, affinché scoprissero di essere tanti – “saltellanti, scintillanti, sorprendenti”, come cantava nel…

Preparatevi, l’industria discografica sta per fottervi di nuovo (e Calcutta va al cinema)

_di Riccardo De Stefano_ Nel 1947, degli scienziati dell’Università di Chicago, autori del Bulletin of the Atomic Scientists, crearono l’Orologio dell’Apocalisse. No, non si tratta di qualche strano artefatto capace di portare l’Armageddon sulla Terra, bensì di una invenzione retorica per segnalare a che distanza da una Apocalisse atomica ci si trovasse: le lancette si…