L’estetica del producer romano Davide Graziosi in arte Mr. Pretty ormai la consociamo, dopo un disco come “Just for Fun” che abbiamo ampiamente divorato. Quell’elettronica dal piglio vintage che cerca soluzioni urbane e allo stesso tempo solari, non smette di girare in testa. E oggi la direzione del benessere spirituale, della semplicità sembra aver vinto su tutto con questo nuovo singolo dal titolo “Alive” che Mr. Pretty affida alla splendida voce di Michela Di Lallo.
Sopravvissuto o sopravvissuti. Un titolo forte… ce lo spieghi?
Il titolo nasce da ciò che esprime il testo. Nel dettaglio lo interpreterei più come “vivo”, ossia quello che fa la musica, rende vivi. Infatti il pezzo è un puro inno a godersi la vita,divertirsi e lasciarsi andare.
Perché un titolo simile poi inneggia anche a tematiche sociali… o mi sto spingendo troppo oltre?
In un periodo come questo è spesso inevitabile inserire tematiche del genere. Tutto ciò che abbiamo passato ci ha segnato probabilmente per sempre. La musica induce, soprattutto la dance,a svagarsi, a lasciarsi andare. È infatti una sorta di reminder all’ascoltatore per vivere la vita,almeno nel momento in cui si sente questa canzone.
Questa volta una voce in rosa con la feat. di Michela Di Lallo. Inevitabile chiederti come nasce questa collaborazione?
Già in passato abbiamo lavorato insieme con Michela,in tracce online già da tempo come “Something about love” o “We don’t like (stay home)”. La collaborazione nasce da un’amicizia che ha poi trovato un punto di incontro e unione delle forze in queste collaborazioni.
La voce che ci portiamo dentro un brano la scegliamo anche per il potere narrativo che da alla canzone o solo per mere questioni estetiche?
Assolutamente no, l’estetica a mio parere non è il punto cruciale. Quando si fa un feat si punta, almeno per ciò che mi riguarda,a collaborare. Perciò è naturale che prima ci debba essere un’amicizia e un gusto musicale similare per creare qualcosa di unico.
E il vintage che incontra il futuro? In questo brano secondo te che risultati ha prodotto?
Le sonorità vagamente vintage incontrano necessariamente il futuro. Credo che nella musica come in ogni ambiente bisogna guardare si al passato,ma ciò che realmente viviamo è l’oggi e il domani. Il risultato finale è avere sonorità vagamente vintage, ma comunque saldamente ancorato alla dance odierna.