Il 14 Dicembre è uscito il nuovo singolo di Shara, “Vento del Sud” che anticipa l’album in uscita nel 2019.
Dicembre 2018 è stato un mese molto importante per Shara, (al secolo Sarah Ancarola) la cantante di origine metà lucane e metà napoletane, conosciuta anche per il suo impegno socio-culturale nel far emergere gli aspetti e le realtà più belle del Sud Italia.
Nell’album troveremo rielaborati i due singoli “Vento del Sud” ed “Il Bacio del Risveglio” tratti dal precedente progetto discografico “Vento del Sud” pubblicato nel 2016.
Questo suo lavoro nasce un po’ per gioco e un po’ per caso, quasi un esperimento prodotto spontaneamente durante una sessione di prove con la band, in un momento di pausa e convivialità.
Uno “stacco” non premeditato tra il disco pubblicato due anni prima e il nuovo progetto in fase di lavorazione. I due brani appartengono a due mondi musicali molto distanti tra loro ma con un unico filo conduttore: il passato. Shara stessa afferma che il passato, il vissuto, così come le tradizioni della sua terra sono stati sempre una “costante” del suo percorso artistico e personale. Per proseguire nei sui progetti e capire dove sta andando lei guarda sempre indietro, scavando dentro il suo passato per trovare forza ed ispirazione al futuro.
Vento del Sud è il tuo nuovo lavoro, come mai la scelta di questo titolo?
Quando ho scritto questo brano la prima parte che mi è venuta è stata proprio il ritornello “Andare su con il vento del Sud”. Sentivo l’esigenza di comunicare questo forte desiderio di cambiamento che si respira qui dalle mie parti. È stato, quindi, per me quasi un dovere intitolare così l’intero lavoro.
Quando inizi ad avvicinarti al mondo della musica e quale artista ti ha ispirato?
Ho iniziato molto presto, fin da piccola, nel periodo della mia infanzia. Sono stati tanti gli stimoli musicali che ho ricevuto, ho ascoltato moltissima musica ed ho fatto una lunga ricerca tra le molteplici sonorità legate alla world music. Altrettante sono state le vocalità che hanno catturato la mia attenzione lungo il percorso della mia formazione, tra queste ci sono in prima linea Whitney Houston, Oleta Adams, Rachelle Ferrell, Jolanda Adams, Michael Jackson, Janet Jackson, Freddie Mercury, Kelly Price, Mariah Carey, Celine Dion, Toni Braxton, Sarah Brightman. C’è un’artista che però ha ispirato più di altri il mio percorso ed è Madonna.
Quale messaggio vuoi portare attraverso le tue canzoni?
Tutti i miei lavori finora pubblicati hanno di fondo sempre delle tematiche legate al sociale ed alla ricerca spirituale. Il primo album, Pranava Rainbow, rappresenta il mio viaggio nel regno dell’anima alla ricerca della Verità e delle radici che ci legano ai mondi spirituali. Con Vento del Sud voglio invece porre luce su quanto di bello e buono è presente nelle terre del Sud, luoghi ricchi di cultura, storia e tradizioni, ma spesso poco valorizzati e tenuti all’ombra. In entrambi gli album c’è un filo comune che lega 2 stili musicali diversi tra loro, quel filo lo si ritrova nei testi delle canzoni che vogliono comunicare l’importanza di tenere unite le persone. Il messaggio è chiaro: non esistono barriere tra razze e nazioni e non potrà mai esserci spazio per divisioni ed incomprensioni tra i popoli fin quando si utilizzerà un unico linguaggio universale chiamato Musica. Il messaggio, poi, si rafforza con l’arrivo del caldo Vento del Sud che porta con sé la voce dei portatori di pace, nella sua simbologia più profonda vuole essere un vento di cambiamento che non distrugge, ma unisce ed avvicina.
Il tuo rapporto con i social?
Quotidiano. Mi piace interagire con chi segue le mie attività. È un modo per comunicare anche con coloro che sono molto distanti da me, magari dall’altra parte del globo. Il secolo scorso è stato segnato dalla tv, questo, invece, è senz’altro il tempo dei social network. C’è chi demonizza questo modo di comunicare, l’importante è non cadere nella dipendenza da “social chat” e sapere che il mondo reale non è quello che troviamo in rete.
Con quale artista ti piacerebbe collaborare?
Sicuramente con Sting.
Le tue origini sono campane, raccontaci il legame con la tua terra
Sono campana per metà, per l’altra, invece, sono lucana, una meridionale verace insomma! Le mie radici rappresentano molto anche per il mio mondo artistico e creativo. Il senso di appartenenza alla mia terra d’origine è molto forte, direi profondamente viscerale. Guardo a questa terra come si guarda ad una madre a cui dover sempre far ritorno per sentirsi protetti ed amati. Non puoi fare a meno di percepirla come colei che ti ha tenuto in grembo e poi partorito. Nelle mie vene scorre sangue partenopeo e sangue lucano, sono quindi cresciuta nutrendomi delle tradizioni di due territori differenti tra loro, in me vibrano e convivono le vette delle montagne lucane e le profondità del mare che bagna il golfo di Napoli. Adoro immergermi nelle magiche atmosfere dei boschi allo stesso modo in cui amo respirare l’odore del mare mentre, seduta su uno scoglio, intono le note di un religioso silenzio.