Supernino, all’anagrafe Davide Sgro, classe 1994, è un cantautore torinese. Inizia ad avvicinarsi alla scrittura da bambino, inventando filastrocche con lo scopo di infastidire suo fratello gemello. All’età di tredici anni dice basta alla tastiera giocattolo e, ormai adolescente, riesce ad accedere alla classe di organo presso il Conservatorio di Torino, dove ha l’opportunità di studiare pianoforte e composizione. Dopo aver militato in diverse band, pubblica Telodirò, il primo singolo da solista sotto lo pseudonimo di Supernino. Il progetto è un tuffo nel futuro, gli strumenti acustici vengono sostituiti da quelli virtuali e la scrittura diviene più frenetica e attuale: sono proprio i testi delle nuove canzoni, ironici e fuori dagli schemi, a diventare il cavallo di Troia prediletto dall’autore per insinuarsi nella scena musicale italiana. Eday EP è il precedente disco d’esordio prodotto dai ragazzi di ROL Produzioni, i quali hanno avuto un ruolo fondamentale nella definizione del sound elettronico che oggi contraddistingue il progetto. L’EP, pubblicato in modo indipendente, riesce sin da subito ad attirare l’attenzione degli addetti ai lavori, tanto da portare l’artista a firmare pochi anni dopo un contratto discografico con Sony Music per la pubblicazione del suo nuovo disco, in uscita nel 2021.
Il disco è stato anticipato dal singolo Scrollo e per l’occasione gli abbiamo fatto qualche domanda.
Ciao Supernino! In che senso sei “un paradosso temporale”?
Ciao amici di ExitWell! “Paradosso temporale” mi piace come definizione di questo progetto. Credo possiamo dare più letture a questa cosa, Supernino è un progetto che racconta spesso di temi giovanissimi anche se io sicuramente non lo sono più. I testi sono molto attuali ma i suoni sono quelli degli anni ’80. Si esaspera la descrizione di situazioni illogiche e grottesche che viaggiano in parallelo con la realtà, incrociandola a volte.
Qual è il tuo rapporto con il cinema e i videogiochi? Come si trova l’ispirazione musicale in un prodotto (come un film o in videogioco, per l’appunto) che non è musicale?
Penso che giocare ai videogiochi sia uno dei piaceri più grandi della vita, mi rilassa tantissimo. Non sono uno che ha provato migliaia di titoli, gioco sempre agli stessi giochi, però lo faccio con molto piacere. Il cinema lo frequento poco, ultimamente, per colpa di Netflix, però mi affascina sempre: l’odore di pop corn, la grana della pellicola, è tutto così anni ’80… Sono contento che un qualcosa di così “vecchio” sia sopravvissuto ancora oggi.
Chi è Supernino e chi è Davide? Chi ha la meglio quando litigate?
Supernino è il turbo, Davide il freno a mano. Supernino spaccherebbe il mondo ma è troppo impulsivo, serve sempre un Davide che lo tenga a bada. Insieme comunque lavorano bene, fanno cose divertenti: uno accelera, l’altro frena e insieme fanno delle derapate della Madonna.
Cosa ci puoi anticipare del tuo album di prossima uscita?
È un disco che amo tanto, su cui abbiamo lavorato molto. Sono nove brani, tra cui due “super feat”, e non c’è una sola canzone che sia stata messa lì solo come riempitivo, per me sono tutti singoli. Per farvi capire, prima di scegliere i singoli ho chiesto un po’ di feedback ad alcuni amici e ho chiesto loro di indicarmi il loro brano preferito: hanno tutti scelto canzoni diverse. Dovrei riuscire ad accontentare un po’ tutte le orecchie insomma! [ride, ndr]
Perchè Scrollo può essere la colonna sonora perfetta per l’anno appena passato?
Perché serve buttarci alle spalle un po’ di stories. Direi che le canoniche ventiquattro ore sono passate da un po’, è ora di dare una bella scrollata e passare oltre.
Qualche consiglio per gli ascolti della buonanotte?
Sarò banale ma con questa non puoi evitare di addormentarti mentre piangi: Wait degli M83.