– di Clara Giacalone –
“Quando il saggio indica la luna lo stolto guarda il dito” recita un proverbio, forse cinese. TAVO, che stolto non è, ci ha cucito sopra con le proprie corde la metafora del suo nuovo EP “Theia”, uscito il 5 Maggio per Noize Hills Records.
La teoria dell’impatto gigante è la teoria preferita e più accettata dagli studiosi del Sistema Solare: la Luna sarebbe nata dall’accorpamento dei detriti causato dall’impatto dell’enorme pianeta Theia con la Terra. La collisione non sempre ha risvolti negativi, come anche dagli errori possono nascere delle situazioni bellissime.
La storia che ci vuole raccontare TAVO è una storia spaziale: un viaggio nelle orbite delle sue esperienze, tra sentimenti intimi e autobiografici, anticipato dai singoli “L’astronauta e l’indiano”, “Il tempo di ballare” e “Annabelle” che già ci introducevano in questo spazio onirico e dai toni ironici che lo accompagnano dal suo primo album d’esordio “Funambolo” (2018).
TAVO con “Theia” continua questa missione, l’esplorazione delle sue sensazioni, reiterate e di smarrimento, come quelle nei propri ricordi in “Gange”, quando tutto intorno è buio e l’unico appiglio è anche un unico flebile raggio come ne “Il tempo di ballare”, brano dedicato alla madre.
“Annabelle” è la tappa sul satellite più inesplorato del cosmo, l’amore, quello sbagliato ed eterno che ci guarda sempre con la stessa faccia, dal quale non possiamo fuggire ma che ci guida perché “All’amore ci crede solamente chi piange”.
Un boost e una sferzata di energia ci conducono a “Sott’odio” e qui ritorniamo al vecchio proverbio cinese di cui sopra, perché Tavo vuole denunciare la scarsa capacità critica e la disinformazione dei leoni da tastiera che da sempre ci accompagnano dal primo tweet.
“Notte” è il suo brano finale, dove giunge alla consapevolezza che ci vuole “Un fisico nucleare o una mente geniale per salvarci”, sia da noi stessi che da tutto quello che ci circonda, soprattutto quando bisogna mettere insieme i pezzi per creare il nostro futuro e realizzarci.
Abbiamo capito che Francesco Taverna aka TAVO, alessandrino, classe ’93, ne ha di storie da raccontarci, aspettiamo solo di capire su quale pianeta ci porterà la prossima volta.