– di Michela Moramarco –
Birthh è una giovane cantautrice toscana che attualmente vive tra l’Italia e l’America, luogo dove ha trovato l’ispirazione artistica per la scrittura del suo nuovo album. “Moonlanded” è un disco che suona internazionale, scritto in inglese e prodotto da London O’Connor, a Brooklyn.
Noi di ExitWell abbiamo indagato in questa vicenda umana e musicale molto peculiare e abbiamo incontrato Birthh durante una delle sue giornate romane.
L’America, la musica, il destino
Non sono capitata per caso in America, ma il vero e proprio trasferimento non era pianificato. Nel 2020 ero a Londra, lavoravo su un disco che avrei pubblicato da lì a poco. Sarei dovuta tornare in Italia per poi ripartire verso gli USA per suonare in un festival showcase. Ma le circostanze di chiusura legate alla pandemia mi hanno portata a volare direttamente verso NY da Londra. Come molti probabilmente non mi aspettavo quel che poi sarebbe successo, cioè il lockdown. Lo showcase è stato annullato. Ma dovendo rimanere lì mi è cambiata la vita. Piccolo aneddoto che non dico mai: in quel periodo stavo affrontando la convalescenza per un’operazione al dente del giudizio e tramite un ragazzo americano, conosciuto a Roma, sono entrata in contatto con una ragazza e con la relativa famiglia che mi ha accolto a trascorrere quelle due settimane con loro. Settimane che sono diventate nove mesi, periodo che ho trascorso nella loro fattoria.
Da lì ho iniziato a scrivere Moonlanded. Inizialmente pensavo di tornare in Italia in tempi brevi, ma lì mi sentivo in famiglia. Mi sono ritrovata con le persone con cui avrei poi lavorato al disco. La ragazza, cui accennavo, è una pittrice ed ha contribuito alla parte visuale del progetto. Successivamente ho conosciuto London O’Connor online e con lui ho prodotto il disco.
La scelta del titolo “Moonlanded”
Lo spazio come concetto mi ha sempre affascinata, dal punto di vista dell’essere umano che guarda la luna dalla terra, per intenderci, non troppo fantascientifico. Uno dei miei brani preferiti tra l’altro è Moon River. C’è inoltre un film di Kaufman che si chiama I’m thinking of ending things in cui viene letta una poesia in cui c’è questo aggettivo composto, “moon landed”, che ho scelto di ri-utilizzare ma con un significato diverso. Mi trovavo dall’altra parte del mondo rispetto al posto in cui sono nata e cresciuta per ventiquattro anni e quindi quella parola lì racchiudeva un po’ i miei sentimenti a riguardo. Come se fossi arrivata sulla Luna!
Processo creativo e target di riferimento
Scrivere è una sorta di dialogo fra me e la canzone, è un processo direi terapeutico. Anzi, un dialogo fra me e me. Mi aiuta a dare un nome a qualcosa che ho dentro e che voglio esprimere. Quando concludo un brano anzi spesso non lo ri-ascolto nell’immediato come se volessi prenderne un po’ le distanze dopo averci lavorato tanto. Non ho un target di riferimento, cerco di comunicare cose anche complesse in modo non complicato.
Percezione della musica italiana all’estero e nostalgia
La musica anni Sessanta e Settanta, ma non solo, suscita sempre sorpresa al primo ascolto, all’estero. Parlando nello specifico, ho fatto ascoltare “Studio Uno” del ‘66. La loro reazione è stata di autentico stupore. Abbiamo un patrimonio unico. Quindi direi che la percezione va oltre lo stereotipi piazza, spaghetti e mandolino. Ho cercato di contaminare il mio disco con il calore tipico dell’approccio musicale italiano.
Il brano più difficile da portare a termine
“Supercharged” è uno dei primi brani che ho scritto per questo album. È quello che ha subito anche maggiori modifiche, addirittura quando avevamo chiuso la fase di masterizzazione. Per la gioia dei discografici, (ride, ndr) sono contenta di questi cambiamenti, abbiamo trovato il giusto equilibrio.
La dimensione live
Inizialmente avevo un approccio molto legato al disco. Ma crescendo ho capito di dover godere maggiormente del live, rimanendo fedele alle emozioni del brano ma calandolo nel contesto dal vivo, per quanto sia difficile adattare il tutto, senza snaturare.
Hai qualcos’altro in cantiere che puoi anticipare?
Mi piacerebbe trovare una mia cifra stilistica di scrittura in italiano, ma anche raffinare il mio modo di scrivere in generale.