C’è quel moto randagio, istintivo, crudo e viscoso di quando ci si immerge e si viene trasportati nel fondo delle emozioni private. Un viaggio anche dolce paradossalmente, reso tale dal gusto pur sempre cantautorale che permea il tutto. Siamo dentro il disco d’esordio di Alessandro Sanna in arte Lisandru che pubblica questo “IN” per la Seahorse Recordings. Un lavoro che subito ci rimanda a quel rock italiano anni ’90, duro e spigoloso dentro le dannate soluzioni di arrangiamento che riportano alla periferia, alla poca luce, ai contorni sbiaditi. Un disco interessante che sottolineiamo con piacere.
Quanti anni ’90 bloccanti dentro il suono di questo Ep. O sbaglio? Mi arriva sfacciato quello scenario…
Gli anni 90’ sono stati In parte la mia formazione, anche se per anni 90’ oggi si intende il suono “Grunge” o per lo meno ci riporta alle sonorità di quel tipo.
Ho sempre ascoltato di tutto nella mia vita, ma veramente qualsiasi genere musicale, la prerogativa per me è stata sempre una, e cioè: se nella mia musica ci sono gli anni 90’ a me fa solo piacere, perché per me quegli anni, sono stati incredibili, erano innovativi e pieni di energia, dal punto di vista emozionale hanno caratterizzato tanto. Non sono per me un punto di riferimento assoluto, ma riconosco che hanno influenzato molto la mia creatività.
Anche il modo che hai di cantare… dannazione e inquietudine dei tempi in cui la rivoluzione lasciava il posto alla denuncia… vero?
In realtà non mi ispiro ad un cantante in particolare, mi piacciano tante tipologie e colori di voci. Ho sempre cercato un mio modo di fare le cose, giusto o sbagliato che sia, piaccia o non piaccia.
Anche nel suonare il basso, che è il mio strumento, ho sempre provato a sperimentare e cercare suoni diversi, non convenzionali. Canto da qualche anno, non ho mai cantato prima del 2018 davanti ad un pubblico (concorso / festival “A Squarciagola” a Sassari), sono una persona tormenta questo si, e questo salta fuori dalle mie corde vocali.
I suoni di “IN” graffiano la pelle e le orecchie. Anche in questo non hai voluto lasciare che tutto scorresse in modo accomodante?
Avevo da dire delle cose… e non potevo nascondermi, si deve dire la verità!
Nei miei testi, credo si capisca che non c’è niente di accomodante, quello che avevo dentro doveva venir fuori, non ha caso il titolo dell’EP è ”IN”, cioè da dentro IN fuori. Do molta importanza al testo, credo sia fondamentale riuscire ad arrivare alle persone. La musica viaggia con le sensazioni delle parole, ho cercato di dare la giusta atmosfera ad ogni brano, spero che si percepisca.
Chi sono gli invincibili di oggi secondo te? Chi sono quelli che misurano la vita dietro i like?
Gli “invincibili” sono le persone che non si arrendono mai davanti alle difficoltà, che in maniera consapevole, realizzano che possono diventare ciò che vogliono, e gettare via quel vestito che spesso ci infila la gente, dell’interpretare un ruolo che non è propriamente nostro. La gioia che si avverte nel ricevere più like, oggi è quasi pari alla soddisfazione dI ricevere un complimento o un apprezzamento, e per molti fa accrescere la propria autostima, però attraverso un social, quindi finto e fuori dal contesto umano, che di fatto sta diventando sempre di più “asocial”, crediamo che unisca e socializzi, in realtà è un altro modo per disgregare la gente, rendendola sempre più sola ed individualista.
Dal vivo oggi che ci sono più like che persone in ascolto: Lisandru come pensa di rapportarsi?
La società cambia ed è giusto che il mondo sia in continua evoluzione, ci mancherebbe altro…quello che sogno ed auspico è ad una società dove la gente abbia Il diritto di esprimersi come desidera, dove la gente si riprenda il contatto umano parlandosi veramente, e si guardi negli occhi, abbracciarsi di più e cliccarsi di meno!