Inevitabile non lasciarsi portare dalla nostalgia e dall’amore che arriva nel ricordo di un gigante della cultura italiana. Uomo di teatro e non solo, una grande voce anche nella canzone… Gigi Proietti viene celebrato dentro il brano “L’urtimo romano” a firma della cantante Lorenza Bohuny e del cantautore e compositore Maurizio Carlini. A loro si aggiungono alcuni dei musicisti storici di Gigi Proietti – Mario Vicari, Giorgio Rosciglione, Gegè Munari, Mariano Perrella dei Pandemonium e quello che vien fuori è un brano, una fotografia, una vita intere… rigorosamente registrato dal vivo. Al coro prendono parte alcuni tra gli artisti che hanno già partecipato al primo video ed altri che, con lo stesso entusiasmo iniziale, rispondono al Maestro e all’omaggio a lui dedicato: Stefano Ambrogi, Francesca Antonelli, Concetta Ascrizzi, Duska Bisconti, Roberto D’Alessandro, Paolo Gasparini, Francesco Lodolo, Fulvia Lorenzetti, Alberto Patelli, Lino Patruno, Silvio Vannucci, Massimiliano Virgilii. Altri inviano un video-messaggio di saluto affettuoso: Roberto Accornero, Edy Angelillo, Vincenzo Avolio, Carlo Cartier, Paola Tiziana Cruciani, Lucianna De Falco, Luisa De Santis, Pietro De Silva, Luca Manfredi, Stefano Masciarelli, Francesca Nunzi, Claudio Pallottini, Donatella Pandimiglio, Piero Pintucci, Marco Simeoli, Angelo Sorino, Giorgio Tirabassi, Gianfranco Teodoro, Massimo Wertmüller, Marco Zadra. Ha il sapore di una festa tutto questo… come sarebbe piaciuto a Gigi Proietti!!!
Un brano nato di getto possiamo dirlo. Dunque dalla morte nascono cose “buone”?
Certo che nascono cose buone, soprattutto se la persona che muore lascia in eredità tanto. Crediamo che ognuno di noi, in fondo, voglia lasciare un segno di sé in questa vita: Gigi lo ha voluto e ci è riuscito. Lo ricorderemo sempre come uno dei più grandi artisti “completi” che abbiamo avuto in Italia.
Secondo voi che alchimia si crea durante una notizia così dura?
Innanzitutto si crea un’enorme energia di dolore e sgomento che porta la gente a cercare di ricordare il più possibile la persona scomparsa. È il perpetuare della memoria, di cui parlavamo prima. Col passare del tempo c’è poi una specie di catarsi: la gente ha bisogno di esorcizzare e quindi cerca di trovare ciò che di piacevole e divertente ha lasciato il ricordo. Per questo parliamo – nella chiusa del ritornello – del fatto che “Roma dice alla morte ‘sei disarmata contro er potere de ‘na risata’ “. Contro la capacità di far ridere e far star bene la gente, non può nulla niente e nessuno.
Inevitabile chiedervelo: per voi chi era Gigi Proietti?
Gigi “è” un uomo nato per fare l’artista. Ci ha regalato e continua a regalarci momenti di ispirazione e di altissima capacità di interpretazione. Ogni movenza, ogni respiro, ogni pausa, ogni sguardo, ogni inflessione della voce insegnano a chi fa questo mestiere che bisogna studiare, immedesimarsi, essere ciò che si interpreta, commuovere, coinvolgere. È un Maestro nella più alta accezione del termine. Lo è stato e continua ad esserlo sempre.
E perché l’ultimo? Sembra quasi un manifesto o un monito per le nuove generazioni… qualcosa che stiamo perdendo o qualcosa che non potremo più avere?
Certo, avere un altro Proietti sarà quasi impossibile, anche se non perdiamo la speranza. Con l’aggettivo “ultimo” volevamo alludere alla fine di una generazione di artisti, come Sordi, Fabrizi, Manfredi, che hanno segnato un’epoca.
Oggi il brano lo condividete dal vivo. Ma prima come l’avete realizzato, quando c’era la pandemia?
Quando è nata la canzone – ricordiamo che la abbiamo realizzata il giorno stesso della scomparsa di Gigi, il 2 novembre 2020 – eravamo in lockdown e così abbiamo chiesto ai suoi amici, allievi, collaboratori, di inviarci un video-selfie. Era la prima emozionante versione de “L’Urtimo romano”.
Oggi, finalmente, abbiamo avuto il privilegio di suonare con i musicisti storici di Gigi e nel video “l’urtimo romano – official video” (con la regia di Max Minoia) li potete vedere tutti: Mario Vicari, Giorgio Rosciglione, Gegè Munari, Mariano Perrella dei Pandemonium, sono stati i generosi e affettuosi protagonisti di questa ultima versione. Hanno poi partecipato al coro e al video personaggi del calibro di Piero Pintucci, Giorgio Tirabassi, Luca Manfredi, Paola Tiziana Cruciani, Massimo Wertmuller, Luisa De Santis, Stefano Ambrogi e tanti altri. Continuiamo a ringraziarli di cuore per aver risposto con tanto slancio.
Con questo nuovo video abbiamo voluto dedicargli un omaggio dal vivo con un coro pieno di emozione tutti insieme e non più a distanza, come facilmente potrete vedere: https://www.youtube.com/watch?v=h9NgEXVb9CU
Dunque mai come ora possiamo dirlo: la canzone è un istante di eternità?
Sì, lo è, specialmente per chi resta eterno grazie alla sua arte.