– di Martina Rossato –
Senhit è un’artista italo-eritrea originaria di Bologna. Si è fatta conoscere al pubblico internazionale grazie all’esperienza all’Eurovision. Negli ultimi mesi è uscito il suo nuovo singolo, “Pow”, e ha partecipato in qualità di presentatrice al Gran Galà del Festival internazionale di Cori Lgbtq+ Various Voices.
Artista da sempre impegnata contro ogni forma di discriminazione, Senhit vanta performance in tutto il mondo e collaborazioni con moltissimi artisti.
Sei un’artista che vanta di una biografia decisamente interessante, a partire dalle tue origini italo-eritree. In più ti sei sempre fatta avanti contro ogni tipo di discriminazione, hai mai sentito il peso di questo ruolo?
No, non ho mai sentito il peso di nessun tipo di ruolo, né tantomeno di “paladina” di diritti e di ogni tipo di discriminazione, anzi per me è sempre molto importante poter metterci la voce non solo come cantante, ma anche come essere umano. Quindi se posso farlo attraverso il mio lavoro con un microfono in mano per me diventa anche un gesto nobilissimo.
Hai presentato il Gran Galà del Festival internazionale di Cori Lgbtq+ Various Voices, come è stata questa esperienza?
Presentare il festival internazionale LGBTQ+ a Bologna per me è stata una bellissima soddisfazione ed un grande privilegio: in primo luogo perché è stato un festival importantissimo e sono felice che l’Italia lo abbia accolto ed in secondo luogo perché è stato fatto proprio a Bologna che è la mia città. Nonostante io abbia gareggiato per San Marino all’Eurovision e sia di origine Eritrea, sono comunque bolognese. Quindi per me è stato davvero un grande grande orgoglio poter presentare, presenziare a questo evento ed essere, tra l’altro, ospite come cantante e aver potuto cantare le mie canzoni.
La tua musica ha un carattere spiccatamente internazionale (e non solo perché scrivi i tuoi pezzi in inglese). Dove ti vedi nel panorama europeo, anche pensando all’esperienza dell’Eurovision?
Mi sento molto cittadina del mondo e si sente, credo, anche nelle mie canzoni, che spesso sono in inglese. L’idea di cantare in inglese è semplicemente dovuta al fatto di essere ovviamente più accessibile e trasversale nel mondo internazionale della discografia, ma ciò non toglie che io possa cantare anche in italiano come è successo già, in spagnolo, in russo, in tedesco, nelle mie esperienze precedenti. Mi sento quindi cittadina nel mondo anche nella musica. Per ora navigo su onde inglesi, su “mari” inglesi, però, chissà, potrà capire di cantare anche in italiano, magari quest’autunno ci saranno delle belle sorprese.
Ci sono delle differenze che noti tra il pubblico italiano e quello internazionale?
Conosco meglio il pubblico internazionale perché ultimamente mi esibisco spesso all’estero, grazie anche all’esperienza di Eurovision. Dal pubblico italiano mi sto facendo conoscere, confesso anche un pochino a fatica, probabilmente per il genere musicale che prediligo e per i temi che tratto, però a livello di generosità di pubblico non noto grandi differenze. Sono appena stata sul carro di Cosmopolitan al Pride di Roma e devo dire che la gente sa chi sono e canta le mie canzoni, è una bellissima soddisfazione.
L’ultimo singolo che hai pubblicato è “Pow”, come sempre un brano super energico. Come sta andando il pezzo?
“Pow” sta andando molto bene, questo grazie anche all’aiuto di un bellissimo video fatto da Luca Tommasini che ho rivoluto nel progetto dopo una piccola pausa con una ballad che si chiama “Try to love you” e con il lavoro fatto da Laccio. Per questo brano io e la squadra abbiamo pensato che Luca Tommasini potesse essere la persona ideale per rappresentare al meglio questa canzone che sta andando molto bene e ha già oltre 600 mila ascolti su Spotify. Cercherò di fare qualcosina anche quest’estate, nel frattempo stiamo già lavorando al prossimo brano che uscirà dopo questa stagione.
Qual è il segreto per essere sempre così pieni di energia e positivi?
Non esiste, non c’è un vero e proprio segreto, caratterialmente sono sempre stata così energica e positiva. Mi sento grata e fortunata perché faccio un lavoro meraviglioso e perché sostanzialmente sono viva e posso raccontarvi come sto. Mi alzo la mattina e sono un cuore allegro e questa cosa me la tengo stretta tutta la giornata: ho un modo di affrontare la vita sicuramente più positivo caratterialmente di altri e questo sicuramente aiuta e diventa anche magnetico per le persone che mi circondano. Quindi è solo molto carattere, non credo esista un segreto.