Ritroviamoli Giovanni Lofrano, Vincenzo Lofrano e Gennaro Suanno, ritroviamo gli Smania Uagliuns visto che avevamo lanciato il loro ultimo singolo e, come promesso, è tempo di saperne di più. “Basilicata” da un lato non smette di portare in scena quella vena pop urbana dalle tinte tribali e sfacciatamente hip-hop, e dall’altro ripesca le origini e la canta forse in modo più marcato e con un modo maggiormente ancorato alla tradizione popolare del luogo. Quella contaminazione apolide che trovavamo dentro “Travel Experiment” oggi torna alle origini e illumina da vicino la loro e nostra grande terra lucana, terra di mezzo, di confine, terra lasciata immeritatamente ai bordi. “Conosco buoni motivi per vivere in Basilicata, si ma tu ci sei mai andata? No, l’hai vista da un blog!”…
Un brano in bilico tra ironia e allegorica denuncia sociale. Forse il momento più “politico” dei lucani figli dell’altro mondo…
Dopo “Travel Experiment” un nuovo singolo che questa volta non parla di mondo ma di casa nostra. Cos’è cambiato?
Casa nostra è anche il mondo in miniatura, come può esserlo a volte anche una mansarda. Non abbiamo mai abbandonato in realtà le nostre radici, sempre ben presenti nel nostro cuore e nella nostra arte. Però ora era giunto il momento di celebrare la nostra terra a dovere, come si meritava, per farla conoscere maggiormente nella sua ricchezza immensa e anche come nostra milestone, volevamo analizzarla e raccontarla più a fondo. Forse ora siamo più maturi da vari punti di vista e credo che la produzione abbia giovato di questa esperienza e bagaglio accresciuti.
E cosa vi spinge solo ora a parlare della vostra terra? È servito a questo “Travel Experiment”?
Ne abbiamo narrato già in dischi e progetti precedenti in realtà. Da “Veng Da’” in “Rural Chic Revolution” a “Countryman” in “TrogloDigital”. Poi in realtà si tratta proprio di attitudine, più in generale, ossia anche utilizzando l’idioma caratteristico o slang o solamente portando avanti un discorso fortemente identitario come estetica e contenuti, si porta la propria terra nella musica. Questa volta lo abbiamo fatto in maniera un po’ più esaustiva e quasi filologica, ossia cercando di inserire tanti scorci, set, paesi, volti, caratteristiche territoriali ed attrazioni, oltre a tradizioni ed elementi culturali rappresentativi. Abbiamo infatti girato in 100 set, decine e decine di paesi con decine e decine di comparse, tutte lucane.
E quanto avete ripreso di quel progetto? Io invece ho la sensazione che questo sia il vero progetto di origine e che dentro “Travel Experiment” ci sia un po’ di “Basilicata” in ogni suo angolo… o sbaglio?
La Basilicata is everywhere, certo. Ce la portiamo in ogni dove ogni giorno. Infatti anche in “Gute Nacht Berlin”, o non so altri Travel, abbiamo usato il dialetto, per dire. Ci piace la commistione e il blend di elementi differenti e anche dissonanti, per creare appunto qualcosa di nuovo.
Nel video l’allegoria e la terra si mescolano in modo anche divertente. L’ironia è sempre stato un colore dei vostri brani. Distoglie dalla verità secondo voi?
La nostra ironia, almeno spero, non è prendersi poco sul serio o banalizzare le cose ridendoci su, ma anzi è un atteggiamento anche combattivo, ossia affrontare temi, faccende anche un po’ agrodolci o con dei tratti negativi, con la forza del sorriso e alleggerendoli. Una sorta di “cinismo” positivo e un sorriso quasi zen, oserei dire.
La prima grande bellezza di questa terra? La prima grande stortura?
Il verde e la natura, mi viene da dire, senza neanche rifletterci. Qualcosa di magico ed ancestrale che ti riconcilia e rimette al mondo. Forse la carenza di risorse umane e lo spopolamento invece sono tra le cose più tristi e gravi.
Gli Smania Uagliuns in concerto in terra lucana? A questo, e più di prima, glielo dovete…
Glielo dobbiamo e ce lo dobbiamo, in quanto amiamo alla follia suonare,in generale, e dalle nostre parti soprattutto. Abbiamo presentato il nuovo video e singolo al Marateale qualche giorno fa, nella fantastica perla del Tirreno e ora ci aspettano varie presentazioni e proiezioni in giro per la Lucania, che avranno luogo proprio in questi giorni. Avremo un agosto molto caliente, o “cavud”, se vuoi implementare un termine local.