Si può fare rock e soprattutto si può fare glamrock passando soltanto da due corde. E questa è il modo di starci dentro di Castano Shock, al secolo Max Bellia, artista visionario che da sempre ha restituito un gran gusto estetico al suo rock italiano. Parliamo di “Double One” un disco che appunto poggia il suo DNA proprio dentro le trame di una Telecaster modificata, soltanto due corde:
“Ho scelto una Telecaster, che ha una risposta più presente e squillante anche quando monta sei corde, sia nei suoni distorti che puliti. Per eseguire gli accompagnamenti, basta percuotere e far vibrare una corda e l’uso della corda doppia permette di ottenere facilmente un terzo grado minore o maggiore da applicare alla tonica ottenendo così un bicordo senza la quinta giusta” (M. Bellia).
Quando si dice la semplicità. E questo inevitabilmente ci rimanda a tutta quella grande storia della musica mondiale scritta da poche note soltanto. E direi che parlare dei Pink Floyd è soltanto un inizio…
Parliamo di suono prima di tutto. Perché al rock si unisce il pop ma anche tanta ricerca e non poche volte derive dell’est… o sbaglio?
Est? In passato ho inserito tinte esotiche al mio vecchio sound elettro pop new wave per distinguermi e non ripetere cose già fatte e dette da altri, ma l’est no davvero, però il pop e il rock sono spesso la stessa cosa, il rock è anche pop e il pop può essere rock se si va per etichette a mio dire. Esistono artisti italiani definiti pop come Vasco, Modà, Pooh e tanti altri che dal vivo hanno una botta rock impressionante.
Per te fare ricerca che significa?
Fare ricerca musicale o sperimentare è qualcosa che non voglio più fare perché i virtual studio technology, i computer e tutto ciò che è tecnologia applicabile alla musica è ripetibile e sempre in evoluzione. Non ho più l’età per star dietro a queste cose! Ho deciso di sperimentare un nuovo modo ideando questo strumento, la double one appunto, la chitarra con 2 corde uguali, per guardare e comporre nuova musica ragionando in altro modo. Sul manico, guardandolo in orizzontale, la successione di note disponibili del sistema temperato e riducendo il range delle ottave (eliminando le altre 5 corde e i loro intervalli sull’accordatura) ottenendo così delle terze minori o maggiori per gli accompagnamenti e una tonica e la sua ottava “ giusta” per i riff o gli assoli e tutto il resto é CARATTERE ….modo, groove… Questo strumento permette davvero a chiunque di suonare, anche se non si è capaci.
E ci incuriosisce questo Double One a proposito di ricerca. Come nasce, come lo scopri, come lo incontri…?
La double one nasce per caso con un’illuminazione. Cercavo da tempo, già dal 2018 quando produssi SOLUZIONE di fare dell’altro, stanco di ri proporre cose che se pur sempre diverse si ottenevano con gli stessi mezzi. Mi imbattei in un video di un ragazzo che è molto seguito che ha proposto un brano rappato ma con note blues, suonato con una chitarra sgangherata con una corda che usava a mo di basso e la cassa come un tamburo per il ritmo. Mi chiesi quante canzoni avrebbe potuto sfornare in quel modo, lo trovavo interessante ma volevo capire. Una ricerca sul suo percorso mi persuase a non portare quell’idea un po più in là: con una corda sola non dava molte possibilità e gli eventuali brani successivi si sarebbero somigliati tutti…le combinazioni si riducevano drasticamente. Forse durante il sonno di una di quelle notti elaborando nel mio inconscio quell’idea, da qualche parte vidi “qualcosa” da realizzare in concreto, uno strumento con due corde uguali che permetteva con l’uso della mano destra il ritmo e della sinistra delle melodie “anche “ accompagnabili da una linea di basso Lavorandoci un po ‘su, forte del fatto che conosco l’armonia, ho capito che si poteva togliere qualcosa ed aggiungere altro e rendere lo strumento funzionale, accattivante e facile !
E non pensi si finisca per avere un dialogo troppo statico avendo solo due corde a disposizione?
Assolutamente no, per niente statico, anzi fluido e ruspante e se serve anche riflessivo e avvolgente e persino confidenziale. Un sound con tante tinte in base allo stato d’animo del compositore e le note ed il ritmo impiegato. Nel primo atto volevo uscire con una certa botta, ma nel secondo, sentirete diverse canzoni dai toni meno ossessivi e serrati! Comunque trovo statico il blues che per essere tale deve seguire certe regole/logiche e anche il reggaeton e persino la trap. Quella musica senza certe regole intrinseche, non danno “quel genere” …il mio rock suonato con la double one, il basso e una drum mi permettono di suonare qualsiasi genere…altro che statico!