– di Martina Negri –
Esce il 3 giugno per Artist First, Post-Amarcord, primo album di Gaspare Pellegatta, musicista ma non solo, illustratore, creativo, giovane artista poliedrico. Gaspare intreccia la musica con la pittura, genesi del processo creativo. Nel corso degli anni sviluppa un percorso con il quale indaga il tema della distanza emotiva tra le persone. Ne delimita i confini tra le pareti di una tela. Uno spazio blu in cui galleggiano ricordi plastici, esperienze di vita, relazioni e scenari quotidiani attraverso metafore visive.
Anticipato da tre singoli “Dippel” “Yashica” e “Laveno”, il singolo “Yashica” ha ispirato un progetto più grande: l’ideazione di una fanzine DIY, stampata in edizione limitata. Diciotto artisti diversi hanno così riletto nel loro stile il brano creando un contenitore creativo in cui concept iniziale viene declinato in scritti, illustrazioni e rework musicali. È un brano strumentale ispirato dalle foto della macchina fotografica analogica, la Yashica, che la mamma dell’artista gli regalò da bambino. Trasmette tutta la cura e il bene che qualcuno ti vuole, un lavoro lungo fatto di pazienza, un po’ come quando si scatta e si aspetta lo sviluppo di una foto analogica. Magari non perfetta ma piena di preziose imperfezioni.
L’album è un ritratto della distanza emotiva, una porzione di vita partita dalle sponde del Lago Maggiore, vissuta tra i canali e i concerti di Amsterdam, le lezioni universitarie di Milano, i taccheggi fatti a Toronto e le spiagge del Cile. Il tutto scorre veloce, come in un flusso di coscienza che non si può fermare, fondendo le influenze musicali che hanno fatto da colonna sonora alla scrittura dell’album: i violini di Andrew Bird, il groove dei The Internet, le produzioni di Bonobo.
Post-Amarcord è un album dal sound frizzante, i brani costituiscono un viaggio nella mente dell’artista che racconta sogni, esperienze, viaggi, persone perse e ritrovate. Otto tracce all’apparenza sconnesse che raccontano una storia, un percorso che spazia da un l’amore perduto, alle vicissitudini della vita universitaria fatte di treni persi e piani di studio mai rispettati; dalle cene di dubbio gusto, le sigarette scroccate, il vino scadente e la stesura della tesi, alle avventure surreali e le notti insonni che cerchiano gli occhi di nero a questa generazione che non dorme mai.
LEGGI LA NOSTRA INTERVISTA A GASPARE PELLEGATTA!