SANTA BALERA rappresenta la Generazione Z del Liscio, ed è un’orchestra composta da tutti giovani: 15 musicisti e 10 ballerini. Una produzione MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti in collaborazione con Regione EmiliaRomagna per la Campagna Verso il Liscio Patrimonio Immateriale dell’Unesco. E poi la riqualificazione e nuova voce al futuro di 10 balere storiche, un circuito che invade anche altre regioni d’Italia e non solo l’Emilia-Romagna. Rubiamo qualche indiscrezione a Giordano Sangiorgi, macchina operatrice e ideatore di tutto questo grande mondo che proprio sul palco di Sanremo, festeggia 70 anni di “Romagna mia”.
“Romagna mia” al festival vuol essere un omaggio agli “Angeli del fango”. Tutti noi siamo stati toccata dalle parole del Presidente Mattarella, ma com’è adesso la situazione?
“Romagna mia” è stato un brano ad alto tasso di condivisione. Cioè nel post-alluvione, mentre si lavorava per pulire le città dal fango e dall’acqua che ha devastato la Romagna, gli alluvionati, i volontari, la Protezione Civile si ritrovavano la sera nelle piazze a cantare assieme “Romagna mia”. Quindi mai come in quel caso ha unito una regione intera. Le parole del Presidente Mattarella ha confermato e celebrato tutto questo e diciamo che oggi la situazione è quella di una ripartenza ma ancora molto lente. Ci sono zone in cui restano vive le tracce dell’alluvione: serve una maggiore incisività, una maggiore operatività per tornare davvero a rinascere completamente.
Che future vede per la Generazione Z del liscio? Può trovare un suo percorso e una sua identità o dovrà piegarsi alla legge dello streaming?
Vedere il futuro della musica, nell’era dello streaming ma soprattutto nell’era dell’A.I. e dei tanti cambiamenti tecnologici che stanno arrivando, significa anche avere la palla del futuro come il Mago Otelma. Battute a parte, ovviamente così non è, non me la sento di fare delle previsioni. Di certo è che siamo di fronte all’esistenza di due mercati. Da una parte il mercato dell’intrattenimento con canzonette banali tutte uguali, usa e getta, con testi insignificanti che fanno da intrattenimento commerciale che troviamo dentro tutti i principali festival. Dall’altro, c’è un diverso mercato fatto di musicisti che fanno i più diversi generi e che sono quelli “emarginati” da tutte le piattaforme di streaming – e penso ai gruppi rock, alla canzone d’autore impegnata, penso ad un pop innovativo e sperimentale, penso alla musica elettronica sperimentale, al folk, al jazz, anche al liscio, alla world e tantissimo altro – artisti che fanno un altro tipo di mercato, artisti capaci di suonare, capaci di restituire brani significati e importanti che però oggi non trovano un terreno fertile e disponibile nel mare digitale che vuole prodotti usa e getta per massimizzare i profitti. Prima o poi arriverà il tempo in cui esisterà una massa critica capace di sostenere una piattaforma digitale indipendente alternativa che darà vita a tutti questi generi… così come accadeva in Italia 20 o 30 anni fa esisteva e si era creata una distribuzione fisica alternativa di artisti indipendenti.
Come creda si possano coinvolgere le nuove genarazioni dal punto di vista dell’ascolto del liscio?
Diciamo che il liscio, almeno nella nostra regione, dovrebbe diventare una materia di studio nei conservatori, sia dal punto di vista storico che dal punto vista musicale. Così come dovrebbe diventare un elemento stesso di specializzazione per i musicisti. In generale dovremmo fare in modo che nei territori ad alto tasso di vocazione folk e di musiche territoriali ben specifiche, siano proprio le scuole a tenere viva la tradizione delle proprie canzoni popolari.
Romagna mia potrebbe diventare un trend topic su Tik Tok?
Penso di si però bisognerebbe trovare un titoker bravo che inventi un bel balletto.
Santa Balera sembrerebbe non essere social. Una controtendenza stupefacente. Come mai questa scelta?
Perché vogliamo parlare dei giovani trasgressivi di oggi che sono quelli che al contrario di ciò che si immagina, sono quei giovani che cercano alternative nella vita reale, ritrovandosi insieme a fare “squadre musicali” che compongono insieme… tutto il contrario di quello che vuole la nostra società, individui da soli, isolati come degli hikikomori che parlano solo attraverso i social e da soli compongono canzoni usando basi già confezionate immettendo la propria voce corretta dall’auto-tune. Diciamo che noi proponiamo esattamente alternativo. E sono questi i giovani trasgressori di oggi.