Radiodervish. Il Sangre e il Sal | Recensione

di Ilaria Pantusa. Se questo nostro Mediterraneo lo avete un po’ navigato, se avete annusato l’odore di salsedine delle sue coste e ammirato la luce calda riflessa dalle pareti bianche delle sue isole, ascoltare Il Sangre e il Sal dei Radiodervish potrebbe riportarvi indietro di qualche estate o addirittura di qualche secolo e, perché no, ispirarvi qualche lettura. Da Omero a Pasolini, da Kavafis a Darwish, l’eco suggestiva…

Lemandorle. Per un album è ancora presto | Recensione

di Angela Mingoni. Lemandorle, un progetto plurale per un uomo singolare. Se dal 2016 assistiamo ad uscite sporadiche “colpevoli” di aver creato un alone di entusiasmo attorno al progetto, ora, che siamo nel 2018, possiamo ascoltare tre pezzi con una loro continuità, sebbene Per un album è ancora presto. Ci troviamo di fronte alla costruzione di brani che hanno, in primis, il pregio di essere orecchiabili, con…

Intercity, LAGUNA | Recensione

di Guido De Beden Fin dal primo ascolto il disco degli Intercity, Laguna, sembra promettere bene e infatti è così. Un disco importante, un Long Play doppio contente ben ventidue tracce- quasi un’assurdità al giorno d’oggi – per un lavoro decisamente maturo. Di questi tempi in molti hanno celebrato il funerale dell’Indie: eppure questa band è in grado di accendere una enorme luce di speranza nell’universo…

Emilio Stella, SUONATO | Recensione

di Riccardo Magni. Matura Emilio Stella, lo fa restando fedele alla sua arte e alla sua visione della vita. Il nuovo disco, anticipato dal singolo Attenti al cool pubblicato a giugno (nel video compare Rocco Siffredi), raccoglie diversi brani già sentiti nei live, maturati anche loro attraverso le varie esecuzioni con la band. Brani che tra italiano e romanesco alternano momenti cantautorali più lenti e malinconici ad…

Belize, GRAFFITI | Recensione

di Giuseppe Zibella. I Belize lo avevano anticipato in parte con Replica il loro Graffiti, che sembra esserne il naturale prolungamento. Attraverso un gioco d’incastri tra i due lavori, la band varesina continua a distinguersi per autenticità. Le dodici inquadrature di una Milano caotica e insieme quieta coesistono in un’ambientazione elettronica, dal suono stratificato, in cui il trip hop delle origini ed il pop si miscelano ordinatamente,…

Enjoy The Void | Recensione

di Edoardo Biocco. Tutti attraversiamo quella fase nella vita in cui cerchiamo un’identità, quella fase incerta fatta di dicotomie e false certezze ma soprattutto di tanta alternanza fra modi di essere e stati d’animo. Se quello di definirsi è un processo davvero lungo e spesso doloroso per un individuo, può risultare senz’altro interessante se si…